Il governo degli Stati Uniti sta finanziando le proteste a Hong Kong. Dal sito di Paul Craig Roberts

Il governo degli Stati Uniti sta finanziando le proteste a Hong Kong. Dal sito di Paul Craig Roberts

Washington e la "promozione della democrazia"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


Il sito di Paul Craig Roberts pubblica un contributo di Tony Cartalucci, già pubblicato su Global Research, sui recenti avvenimenti a Hong Kong. 
 
Dopo che la cosiddetta "primavera araba" ha cominciato a diffondere il caos in tutto il Medio Oriente, scrive Cartalucci, gli Stati Uniti hanno ammesso di aver interamente finanziato i movimenti popolari. Ora, il Dipartimento di Stato, attraverso una miriade di organizzazioni e ONG, è dietro alle proteste di Occupy Central a Hong Kong.
 
Il Washington Post scrive: "I leader cinesi, innervositi dalle varie proteste scoppiate altrove durante quest'anno, hanno rafforzato i controlli sulle organizzazioni civili, sospettate di essere al servizio di potenze straniere.
 
La campagna mira a isolare la Cina dalle idee occidentali sovversive come la democrazia e la libertà di espressione, e dall'influenza, in particolare, di gruppi statunitensi che potrebbero cercare di promuovere quei valori qui, dicono gli esperti.

Si tratta di una campagna di lunga data, condotta con rinnovato vigore sotto il presidente Xi Jinping, soprattutto dopo il rovesciamento del presidente ucraino Viktor Yanukovich dopo mesi di manifestazioni di piazza a Kiev, che in Cina sono stati visti come esplicitamente sostenuti dall'Occidente”. 
 
Il Washington Post prosegue: "Un esperto di politica estera, che ha parlato in condizione di anonimato, ha riferito di una telefonata tra Putin e Xi per condividere la preoccupazione russa per il ruolo giocato dall'Occidente in Ucraina.

"Sono molto preoccupati per rivoluzioni colorate, sono molto preoccupati per quello che sta succedendo in Ucraina", ha detto il manager di una ONG internazionale in parte finanziata dalla National Endowment for Democracy (NED), accusata in Cina di aver sostenuto le proteste di piazza a Kiev "Dicono, Il vostro denaro proviene dalle stesse persone. Chiaramente si vuole rovesciare la Cina '. "

 
Finanziata dal Congresso con l'obiettivo esplicito di promuovere la democrazia all'estero, la NED è da tempo vista con sospetto o ostilità da parte delle autorità. Ma la rete dei sospetti si è allargata fino a comprendere gruppi americani come la Fondazione Ford, l'International Republican Institute, il Carter Center e l’Asia Foundation”. 
 
Naturalmente, la NED e le sue numerose filiali tra cui l'International Republican Institute e il National Democratic Institute fanno una cosa come la "promozione della democrazia", ​​e invece sono implicate nel business della costruzione di una rete globale di amministrazioni neo-imperiali denominata "società civile" che interloquisce con le cosiddette "istituzioni internazionali" dell'Occidente, che a loro volta sono completamente controllate dagli interessi di Washington, Wall Street,  Londra e Bruxelles.
 
Il concetto di "promuovere la democrazia" è bizzarro se si considera che gli Stati Uniti sono coinvolti in uno scandalo di sorveglianza globale invasiva, sono accusati di condurre una guerra impopolare dopo l'altra e di brutalizzare e abusare dei propri cittadini. "Promuovere la democrazia" è una copertura per ampliare l'agenda egemonica a discapito della sovranità nazionale, compresa quella americana.  
 
Nel 2011, rivelazioni dell'ingerenza degli Stati Uniti nella cosiddetta "primavera araba" sono state rese pubbliche quando il New York in un articolo intitolato, " U.S. Groups Helped Nurture Arab Uprisings", ha rivelato:
 
"Un certo numero di gruppi e gli individui direttamente coinvolti nelle rivolte radicali della regione, tra cui il Movimento Giovanile 6 Aprile in Egitto, il Centro del Bahrain per i diritti umani e attivisti come Entsar Qadhi, un giovane leader nello Yemen, hanno ricevuto una formazione e il finanziamento da gruppi come l'International Republican Institute, il National Democratic Institute e Freedom House, un'organizzazione per i diritti umani, senza scopo di lucro con sede a Washington".
 
L'articolo aggiunge, per quanto riguarda NED in particolare, che:
 
"Gli istituti repubblicani e democratici sono vagamente affiliati con il partito democratico e repubblicano. Sono stati creati dal Congresso e sono finanziati attraverso il National Endowment for Democracy, che è stato istituito nel 1983 per convogliare gli aiuti per promuovere la democrazia nei paesi in via di sviluppo. Il National Endowment riceve circa 100 milioni di dollari l'anno da parte del Congresso. Anche Freedom House ottiene gran la maggior parte del suo denaro dal governo americano, soprattutto dal Dipartimento di Stato".   
 
Considerando la vera natura non solo della "primavera araba", ma anche di "Occupy Central," e il caos, la morte, la destabilizzazione, causate dalle precedenti sovversione degli Stati Uniti, "Occupy Central" dovrebbe essere vista sotto una luce nuova - una folla di creduloni utilizzata per distruggere la propria stessa casa - il tutto mentre si abusa dei principi della "democrazia", ​​dietro la quale è formulata una insidiosa, diametralmente opposta, tirannia imposta dall’estero e guidata da immensi, globali, interessi aziendali-finanziari che temono e distruggono attivamente i concorrenti. In particolare, questo egemone globale mira a sopprimere il riemergere della Russia come potenza mondiale, e impedire l'ascesa della Cina stessa sul palcoscenico del mondo.

L'agenda regressiva della leadership di "Occupy Central", sostenuta dagli Stati Uniti, e lo sfruttamento spudorato delle buone intenzioni di tanti giovani irretiti dai loro espedienti, costituisce una minaccia pericolosa quanto quella che, secondo la loro narrazione, Pechino porrebbe a Hong Kong e alla sua gente. Speriamo che il popolo cinese si renda conto di questa manovra eterodiretta e la blocchi prima di cadere vittima di questo tranello come già accaduto per la Libia, la Siria, l’Ucraina e l’Egitto, e molti altri. 

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana di Paolo Desogus Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il Primo Maggio e il mondo multipolare di Fabrizio Verde Il Primo Maggio e il mondo multipolare

Il Primo Maggio e il mondo multipolare

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

La macchia indelebile di Odessa di Giorgio Cremaschi La macchia indelebile di Odessa

La macchia indelebile di Odessa

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo! di Marinella Mondaini La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

La Festa dei precari e dei sottopagati di Gilberto Trombetta La Festa dei precari e dei sottopagati

La Festa dei precari e dei sottopagati

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda di Pasquale Cicalese Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024  di Andrea Puccio UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti