Emiliano Brancaccio: "Non ti puoi dichiarare antifascista e poi essere per l'austerità"
In una bella intervista a Giacomo Russo Spena, l'economista Emiliano Brancaccio offre molti spunti interessanti al dibattito attuale. “Se ti dichiari antifascista, non puoi essere un ‘deflazionista’ che invoca nuove ondate di austerity e di privatizzazioni, sostiene le deregolamentazioni del lavoro e promuove la gara al ribasso dei salari e dei prezzi, perché proprio queste politiche favoriscono l’avanzata delle destre estreme”.
Brancaccio su questo punto specifica meglio il caso di Macron per poi arrivare al caso italiano. "Questa fatale contraddizione vale per la Francia come per l’Italia, e riguarda tutti i soggetti che si dichiarano antifascisti ma che per anni si sono ritrovati ad appoggiare le politiche “deflazioniste”. Soggetti che sono rimasti fedeli a questo tipo di politiche fino all’autolesionismo, mentre al contrario si sono rivelati più volte disponibili a fare compromessi con il loro dichiarato antifascismo ammiccando ad alcune battaglie tipiche della destra estrema."
Infine sull'Unione Europea: "Che l’assetto dell’Unione sia parte del problema non è una novità: anche i più convinti sostenitori della moneta unica ammettono che i vincoli dell’eurozona contribuiscono al diffondersi della peggiore reazione nazionalista. Aggiungo solo che la questione non si risolve con un mero cambio di moneta. In condizioni di libera circolazione dei capitali, il nesso tra politiche “deflazioniste” e avanzata dell’estrema destra può manifestarsi anche fuori dall’euro."
Consigliamo la lettura completa dell'Intervista