Giuliani: "Per Riad nessun veto migratorio di Trump per i suoi rapporti con Israele"

L'ex Sindaco di New York e attuale Consulente per sicurezza informatica dell'Amministrazione Trump, Rudy Giuliani, ha dichiarato che l'Arabia Saudita non è sulla lista delle legge sull'immigrazione in quanto ha buoni rapporti con Israele.

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Giuliani: "Per Riad nessun veto migratorio di Trump per i suoi rapporti con Israele"


L'ex sindaco di New York e consulente per la sicurezza informatica della Casa Bianca, Rudy Giuliani, ha rivelato sabato scorso, in un'intervista a Fox News, la ragione principale per la quale l'Arabia Saudita non figura tra i paesi del controverso decreto del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
 
Secondo a Giuliani, che ha affermato di essere stato colui che ha redatto l'ordine esecutivo che vieta l'ingresso negli Stati Uniti per i cittadini di sette paesi (Iran, Iraq, Siria, Libia, Somalia, Sudan e Yemen) per un periodo di 90 giorni, Trump e il suo team, non hanno incluso nella lista vista la stretta relazione che ha l'Arabia Saudita con il regime di Tel Aviv.
 
A seguito dell'entrata in vigore del decreto, Trump ha dichiarato lo giustificava per "prevenire ulteriori 11-S" (attacco alle Torri Gemelle nel 2001), ma in molti hanno sottolineato il fatto che l'Arabia Saudita non è sulla lista, anche se 15 dei 19 terroristi coinvolti nell'attacco erano cittadini sauditi.
 
Al contrario, molti analisti politici hanno evidenziato che nessun cittadino di alcuni paesi sulla lista, come l'Iran, ha commesso alcun attacco negli Stati Uniti, e anche che Trump, presumibilmente, tenendo conto dei suoi interessi economici, ha escluso Paesi noti per esportare terroristi, dove ha molti affari con loro.
 
Allo stesso modo, Giuliani ha rivelato che lo stesso presidente degli Stati Uniti si è riferito a questa legge come un 'Muslim Ban'(divieto contro i musulmani) e proprio per questo ha chiesto aiuto all'ex sindaco e a un team di avvocati per preparare un decreto che ha messo ostacoli, attraverso vie legali. all'arrivo di musulmani negli Stati Uniti.
 
Ciò avviene mentre sia Trump che la Casa Bianca negano che l'ordine esecutivo sia un divieto contro i musulmani.
 

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