Il petrolio siriano in mano a Israele attraverso i curdi?
Le cosiddette forze democratiche siriane (FDS), sostenute dagli Stati Uniti, hanno offerto concessioni petrolifere ad un uomo d'affari israeliano per sfruttare il greggio siriano.
Con una lettera firmata da Ilham Ahmed, amministratore delegato del Consiglio democratico siriano (DSC) - braccio politico delle FDS - il miliardario israeliano Mordechai "Moti" Kahana avrebbe ottenuto il pieno permesso di sfruttare e vendere il petrolio che si trova nelle regioni orientali della Siria, oggi sotto il controllo delle forze sostenute da Washington.
Il quotidiano libanese Al-Akhbar, che ha avuto accesso alla lettera, ha spiegato che il documento autorizza, in realtà, la compagnia dell'imprenditore israeliano-americano dello sfruttamento di circa l'80% delle riserve petrolifere appartenenti ai siriani che si trovano nelle aree controllate dalle FDS.
Nella lettera, si stima una produzione di petrolio di "circa 400.000 barili al giorno", anche se si afferma che attualmente la cifra è collocata in una media di "25.000 barili al giorno", aggiunge il quotidiano.
Il media libanese rivela anche che le forze appoggiate dalla Casa Bianca hanno anche determinato i prezzi del greggio rubato che sarebbe tra i $ 22 e $ 35 al barile.
Cosa significa condividere il petrolio siriano con Israele?
Al-Akhbar afferma di aver contattato le autorità della FDS per commentare la lettera filtrata e verificarla, tuttavia, non ha ricevuto, finora, una risposta in tal senso.
La pubblicazione evidenzia - sempre che le informazioni contenute siano corrette - i seguenti messaggi:
1. La Stipula di concessioni a Kahana significa che il Consiglio democratico siriano agisce indipendentemente dal governo centrale di Damasco, presieduto da Bashar al-Asad.
2. L'FDS cerca di offrire a nemici dichiarati del paese le risorse che appartengono ai siriani, mentre il paese affronta una crisi economica dopo anni di guerra.
3. La misura mostra l'intenzione dei curdi di rimanere in una coalizione israelo-americana e di escludere l'opportunità di tornare al governo e alla nazione siriana.
4. I curdi siriani cercano di impedire a Damasco di riconquistare il pieno controllo del territorio.