L'UE accusata di "uccidere per negligenza" migliaia di migranti nel Mediterraneo
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori delle università di Londra e York accusa l'UE di "uccidere per negligenza" migliaia di migranti nel Mediterraneo, dopo aver ridotto le sue operazioni di salvataggio.
ll rapporto, intitolato "DEATH BY RESCUE: THE LETHAL EFFECTS OF THE EU’S POLICIES OF NON-ASSISTANCE", denuncia il fatto che l'UE ha "creato le condizioni che hanno portato alla massiccia perdita di vite" nel Mediterraneo.
“A causa del ritiro delle operazioni condotte agli stati, l’onere del salvataggio è stato trasferito sulle navi cargo, che non sono adatte a questo compito. In questo modo, le agenzie e i politici europei hanno deliberatamente creato le condizioni che hanno portato a una perdita enorme di vite umane”, scrivono gli autori del rapporto Charles Heller e Lorenzo Pezzani.
Secondo il rapporto, i leader europei hanno ritenuto che l'operazione Mare Nostrum era un "fattore di attrazione" che avrebbe incoraggiato i rifugiati a intraprendere un pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo, con Mare Nostrum che garantica loro di essere salvati in caso di naufragio.
Così, "i leader dell'UE hanno deciso nel 2014, con la consapevolezza delle conseguenze mortali di questa decisione, di porre fine a Mare Nostrum e sostituirla con la missione Triton", dice il rapporto.