Repubblica Ceca: il controspionaggio non trova prove del convolgimento russo a Vrbetice
In una recente conferenza stampa convocata in seguito all’espulsione di 18 diplomatici russi dalla Repubblica Ceca il primo ministro Andrej Babis affermava che i servizi di intelligence nazionali avevano rilevato il coinvolgimento dell'agenzia di intelligence militare russa (GRU) nell'esplosione in un deposito di munizioni nel villaggio di Vrbetice, fuori dalla città di Zlin, nell'est del paese, avvenuta nel 2014.
"C'è un sospetto fondato sul coinvolgimento di ufficiali dei servizi segreti russi GRU, unità 29155, nell'esplosione del deposito di munizioni nell'area di Vrbetice”, le parole pronunciate da Babis.
Tale ipotesi non sembra però essere suffragata da evidenze. La prova che alcuni "agenti russi" erano presenti al deposito di munizioni nel villaggio di Vrbetice non è stata menzionata nei rapporti del Servizio di informazione sulla sicurezza della Repubblica Ceca, ha affermato il presidente ceco Milos Zeman in un discorso televisivo tenuto in relazione all’emergenza che si è venuta a creare per l’incidente del 2014.
"Posso affermare che il rapporto del Security Information Service dice e lo sottolineo - che non ci sono né prove né evidenza (di testimoni oculari) che questi due agenti (i russi che sono stati accusati di coinvolgimento nell'incidente) fossero a Vrbetice. Quando i locali del secondo deposito sono stati esaminati proprio prima dell'esplosione, non è stato trovato alcun ordigno esplosivo", ha affermato Zeman nel suo discorso trasmesso dai canali televisivi Prima e CNN Prima News, secondo quanto riporta l’agenzia TASS.
Il presidente ha sottolineato che il sospetto sul presunto ruolo di due agenti stranieri nelle esplosioni del deposito di munizioni del 2014 a Vrbetice è venuto a galla solo nelle ultime settimane. "Il servizio di informazioni sulla sicurezza non aveva mai menzionato prima l'incidente di Vrbetice negli ultimi sei anni", ha osservato Zeman.
Il presidente non ha escluso che lo scandalo nato in relazione all'incidente di Vrbetice potesse essere un’azione di servizi speciali. In questo caso, la Repubblica Ceca potrebbe trovarsi ad affrontare gravi conseguenze.
Lo scorso 17 di aprile, le autorità ceche hanno annunciato l'espulsione di 18 dipendenti dell'ambasciata russa a Praga, perché accusati di essere "ufficiali delle agenzie di intelligence SVR e GRU". Lo stesso giorno, i cittadini russi Alexander Petrov e Ruslan Boshirov, che secondo le autorità ceche sarebbero stati coinvolti nell'esplosione del deposito di munizioni del 2014 nel villaggio ceco di Vrbetice, sono stati dichiarati persone ricercate. Il ministero degli Esteri russo ha protestato contro la mossa di Praga e ha dichiarato 20 dipendenti dell'ambasciata ceca a Mosca ‘personae non grata’.