Se non hai fatto Erasmus, Luiss o Bocconi non puoi fare politica?
di Omar Minniti
Il Partito Comunista (ma anche il PSI, almeno fino agli anni '70) era orgoglioso di avere tra i propri parlamentari operai, contadini, commessi, impiegati, uomini e donne delle classi popolari che voleva rappresentare. Molti di essi avevano solo la licenza elementare, come il compagno Mommo Tripodi, morto pochi giorni fa: un bracciante della Piana di Gioia Tauro, un sindacalista dei raccoglitori di olive, divenuto sindaco, deputato e senatore.
Oggi la "sinistra" (uso le virgolette) non solo non rappresenta più quelle classi, ma addirittura prova un disprezzo profondo - elitario e classista - nei loro confronti. E si permette di sfottere, come facevano i signorotti di un tempo con i "cafoni", i parlamentari avversari privi di famiglie altolocate alle spalle, costretti in passato a lavorare come operatori di un call center o garzoni ed impossibilitati a terminare le scuole superiori.
Se non hai fatto l'Erasmus, se non hai studiato alla Bocconi o alla Luiss, se non hai conseguito un paio di masters, non sei nessuno per i lorsignori liberali.
La cosa più assurda, è che coloro che provano questo odio aristocratico verso il popolo, che accusano di analfabetismo funzionale chi non la pensa come loro, poi sono gli stessi intelligentoni che abboccano come allocchi a tutte le fake news di Scalfari, Saviano e della Cnn.