Usa e Giappone insegnano, il Qe della Bce fallirà. Deutsche Bank
Giovedì 22 gennaio, tra tre giorni, il programma di QE della Bce dovrebbe essere finalmente annunciato. E' su questa speranza che i mercati azionari sono saliti nelle ultime sedute (e anche scesi, il giorno in cui sono circolate voci di una manovra di quantitative easing di "appena" 500 miliardi di euro, reputata non sufficiente dalla platea dei principali economisti").
Qualsiasi cosa farà, secondo Deutsche Bank sarà in ogni caso un fallimento. "Sospettiamo che, anche se la Bce dovesse deludere nella sostanza, comunque darà il via a qualcosa di più grande, in termini di impegno percepito e di retorica di Draghi. Su base netta, dunque, è difficile essere molto ribassisti sui mercati periferici o core. I mercati core trarranno alla fine vantaggio dalla percezione che gli asset da comprare non saranno sufficienti, anche in caso di una piccola manovra di 500 miliardi di euro".
Ma, "fattore più importante, dubitiamo che le aspettative sull'inflazione saliranno in modo notevole, sulla scia di qualsiasi annuncio, viste le lezioni "fallimentari" che arrivano dalla storia sia degli Usa che del Giappone, ma anche per i dubbi sulla capacità di un QE di fare la differenza, in modo veloce, in Eurozona".