Venezuela, dopo le liberazioni l'opposizione sceglierà il dialogo o i diktat Usa/Ue?
Prosegue il percorso di pace e dialogo promesso dal presidente del Venezuela Nicolas Maduro, confermato alla guida del paese dopo le elezioni del 20 maggio scorso. Il segno d'apertura verso quelle destre responsabili di due tentativi di golpe violenti contro il suo governo (2014, 2017) note come "Guarimbas" è stato forte. La commissione per la verità dell'Assemblea Costituente è stata infatti incaricata di attuare il processo di rilascio dei venezuelani detenuti per crimini legati alla "violenza politica" e alle violazioni della Costituzione.
La scarcerazione è iniziata alle 12:00 del primo giugno. Ad annunciarlo era stato il ministro. di comunicazione del Venezuela, nonché capo negoziatore nel processo di dialogo con l'opposizione, Jorge Rodríguez.
Rodriguez ha sottolineato che "i benefici procedurali" per i detenuti rispondono all'impegno del presidente Nicolás Maduro di seguire la via del dialogo per raggiungere la pace e la riconciliazione nazionale.
"È stata una delle sue principali offerte elettorali: promuovere tutti gli eventi necessari, tutte le richieste di un dialogo reale e fruttuoso, necessario per consolidare definitivamente la pace della Repubblica", ha affermato il Ministro della comunicazione Rodriguez.
Si attende ora una risposta di quell'opposizione che, dopo aver incendiato le strade del paese per una "nuova Maidan, ha lavorato fino ad oggi solo come grimaldello di un intervento "umanitario" degli Stati Uniti e per incitare le criminali sanzioni che Ue e Usa impongono e che si riversano contro la popolazione del paese.