Cina: il Congresso consegna Bo Xilai ai giudici
Dopo la rimozione dal partito comunista, arriva per Bo Xilai anche l'espulsione dal Parlamento
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L'agenzia di stato cinese Xinhua ha comunicato oggi la decisione della Commissione permanente dell'undicesimo Congresso nazionale (NPC) sulla rimozione ufficiale di Bo Xilai da tutte le sue funzioni. Nel corso dell'assemblea semestrale, la commissione ha deciso che “secondo la legge sui deputati del NPC e quella dei congressi popolari locali, la funzione di Bo Xilai è terminata". Nonostante fosse solo una formalità, dopo l'espulsione di Bo Xilai dal partito comunista decisa il mese scorso, questo ulteriore passaggio è particolarmente significativo per la sorte personale dell'ex governatore di Chongqing, che perde così la sua immunità parlamentare e dovrà essere giudicato per corruzione ed abuso d'ufficio. La decisione della Commissione permanente permette, inoltre, al partito di distanziarsi ufficialmente da uno dei peggiori scandali politici nella storia recente del paese, in un momento in cui i paese si prepara ad una storica transizione di potere
La moglie di Bo, Gu Kailai, e l'ex-capo della polizia Wang Lijun, braccio destro di Bo nella lotta al crimine a Chongqing sono entrambi in carcere per lo scandalo innescato dall'omicidio dell'uomo d'affari britannico Neil Heywood. La dichiarazione diffusa dall'agenzia di stampa ufficiale Xinhua spiega che nello scandalo per l'omicidio, Bo "ha abusato del suo potere, commettendo gravi errori e avendo grosse responsabilità". "Le azioni di Bo Xilai hanno creato gravi ripercussioni e hanno massivamente danneggiato la reputazione del partito e dello stato". Prima che il caso scoppiasse, Bo Xi Lai era considerato come sicuro tra i nove del Politburo, principale organo esecutivo cinese, nella storica transizione generazionale che avverrà a novembre. La sua azione politica come capo del partito a Chongqing, volta a riscoprire i valori comunisti del passato ed eliminare il crimine organizzato gli è costato il posto. Il suo programma economico, con milioni spesi in welfare sociale, lo ha reso un leader estremamente popolare ma, allo stesso tempo, una minaccia alle politiche riformiste e liberali decise dall'esecutivo di Hu Jintao. Bo e Wang avevano stretto un patto d'acciaio nella lotta al crimine in un programma del 2009.