Cosa ci dice il cambio di guardia a Repubblica:

10715
Cosa ci dice il cambio di guardia a Repubblica:

 

di Paolo Desogus

 

Repubblica manda a casa Maurizio Molinari. Ci sono molti motivi per rallegrarsi della fine della sua vergognosa direzione. Non bisogna tuttavia farsi prendere troppo facilmente dall'entusiasmo. Quella di Molinari è stata una delle peggiori esperienze del giornalismo italiano, non c'è dubbio. Il grado di faziosità raggiunto da Repubblica negli ultimi anni ha ben pochi eguali nonostante il panorama giornalistico italiano sia davvero molto desolante. Difficile poi trovare un direttore così disprezzato dai suoi collaboratori, così ostile al buon senso dei lettori e della professionalità giornalistica.

La sua uscita di scena dovrebbe allora renderci felici. Il successore di cui circola il nome, Mario Orfeo, non potrà che essere migliore: un buon professionista, simpatico, moderatamente di sinistra...Tutto bene? No. La fine della direzione Molinari nasce da un cambio di strategia della famiglia proprietaria del giornale, gli Elkann-Agnelli. La sua uscita è infatti contestuale all'abbandono della direzione di Gedi da parte di John Elkann, che negli ultimi anni si è distinto per l'opera di smantellamento di un gruppo che sino a pochi anni fa poteva dirsi solido, articolato, nonché ancorato a una tradizione giornalistica nobile come quella dell'Espresso, incredibilmente ceduto insieme ad altre testate locali.

Dopo la fusione del vecchio gruppo Fiat (FCA) con i francesi di PSA per dare vita a Stellantis, ora si affaccia un nuovo scenario, ovvero l'ipotesi di una nuova fusione, questa volta con Renault. Tutto questo è accompagnato dalla prospettiva di ridurre la produzione dell'auto in Italia e di avviare l'assorbimento dei marchi italiani, portando in qualche caso anche alla loro chiusura. Lancia e Maserati sono del resto da tempo in grave crisi e senza una strategia industriale di rilancio. Resiste Alfa Romeo, mentre il settore dell'utilitaria, cioè il grosso della produzione, passerà presumibilmente in mano francese.

Terminata l'opera di abbandono dell'Italia agli Elkann-Agnelli non occorre più un quotidiano. L'acquisto di Repubblica si era infatti reso necessario per gestire i rapporti tra Stellantis, il sindacato e il Partito democratico. Con il controllo del giornale che più di ogni altro ha contribuito a determinare la linea politica nel centrosinistra negli ultimi anni, quello più capace di abbindolare il vecchio elettorato borghese-soddisfatto e finto progressista, gli Elkann-Agnelli si sono potuti assicurare il silenzio politico da parte di quei settori che avrebbero potuto quantomeno sollevare dei dubbi sulla fusione con PSA, sui progetti industriali, sul rapporto con i lavoratori e sulla vendita delle fabbriche legate alla Fiat (Comau, Magneti Marelli).

Avete mai sentito un segretario del Pd dire qualcosa contro la Fiat? Avete per caso notizia di Landini? Soltanto qualche giorno fa è stato annunciato il prolungamento di altri due mesi della cassa integrazione negli stabilimenti Fiat, avete sentito qualche protesta? Qualche proposta di sciopero?

Gli Elkann-Agnelli si sono letteralmente comprati il silenzio del centrosinistra potendo del resto contare di ampie coperture a destra, anche solo per affinità ideologica. Ora tutto questo non serve più. L'operazione è giunta al suo momento più avanzato. Come vedete dunque, l'uscita di Molinari, per quanto ci possa rendere felici, prefigura un nuovo scenario per l'Italia, ovvero la perdita di un altro pezzo della sua industria lasciato scappare all'estero. È una storia vergognosa, una storia cha fa rabbia e che richiederebbe un'ampia discussione nel paese. È una storia del tutto coerente con la vicenda rapace e indegna della famiglia Agnelli in Italia.

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Il nuovo ordine mondiale di Loretta Napoleoni Il nuovo ordine mondiale

Il nuovo ordine mondiale

Bye bye occidente: Lo SCO vara la sua Banca di Sviluppo di Giuseppe Masala Bye bye occidente: Lo SCO vara la sua Banca di Sviluppo

Bye bye occidente: Lo SCO vara la sua Banca di Sviluppo

RADIO GAZA - puntata 2 - "Sotto le bombe a Gaza City, ma non ce ne andremo" di Michelangelo Severgnini RADIO GAZA - puntata 2 - "Sotto le bombe a Gaza City, ma non ce ne andremo"

RADIO GAZA - puntata 2 - "Sotto le bombe a Gaza City, ma non ce ne andremo"

CensuraSpA CensuraSpA

CensuraSpA

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou   Una finestra aperta I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

I segreti del tè Longjing del Lago Occidentale di Hangzhou

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo di Francesco Santoianni Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente di Francesco Erspamer  Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

"Bufera" su Woody Allen. Ma avete ascoltato le sue parole? di Marinella Mondaini "Bufera" su Woody Allen. Ma avete ascoltato le sue parole?

"Bufera" su Woody Allen. Ma avete ascoltato le sue parole?

L'indifferenza mediatica del genocidio palestinese di Giuseppe Giannini L'indifferenza mediatica del genocidio palestinese

L'indifferenza mediatica del genocidio palestinese

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Cina e Russia iniziano a unire il nuovo mondo multipolare di Michele Blanco Cina e Russia iniziano a unire il nuovo mondo multipolare

Cina e Russia iniziano a unire il nuovo mondo multipolare

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti