Cuba. Credete a Minà o a Gramellini?

5655
Cuba. Credete a Minà o a Gramellini?

La canea liberale anticomunista negli ultimi giorni è tornata a latrare con particolare compattezza e intensità nei confronti di Cuba. Un tentativo di destabilizzazione inscenato dai soliti settori legati all’imperialismo statunitense che vorrebbero cancellare tutte le conquiste ottenute grazie alla Rivoluzione e trasformare Cuba in un paese come Haiti, paese sommerso da fame, povertà e violenza. Dove recentemente il presidente è stato ammazzato nella propria residenza privata da una squadra di mercenari proveniente dall'estero.
Questo è infatti il raffronto da fare. E’ un’operazione subdola paragonare Cuba ai paesi ricchi del cosiddetto primo mondo. Anche se Cuba nonostante sia strangolata da un blocco commerciale, finanziario ed economico imposto da oltre sessant’anni, in alcuni campi riesce ad ottenere standard superiori finanche a paesi ricchi del mondo occidentale. Come la pandemia ha evidenziato. Cuba ha inviato i suoi medici in Italia e l’Isola ha già sviluppato ben cinque vaccini contro il Covid. L’Italia, per fare un esempio, nemmeno uno. 

In tanti tra giornalisti e intellettuali, o presunti tali, hanno deciso in questi giorni segnati da un tentativo di destabilizzazione di Cuba, di scagliarsi contro l’Isola con i soliti argomenti propagandistici presi pari pari dalla propaganda anticomunista del maccartismo anni ’50. Hanno provato a dipingerla come una sorta di ‘gulag tropicale’ per usare l’efficace immagine evocata da Gianni Minà nel suo magistrale articolo dove si occupa anche del problema di una classe giornalistica impegnata nel fare propaganda imperialista contro Cuba più che nel provare a informare le persone. 

Alla canea anticomunista non poteva mancare di unirsi l’ineffabile Massimo Gramellini. Nel suo caffè, il vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera, si produce in una sequela di banali luoghi comuni su libertà e comunismo che non vale nemmeno la pena di commentare, anche perché dare lezioni di libertà dall'alto, o dal basso, dipende dal punto di vista, di un occidente dove questa sembra sempre più un orpello del passato ci sembra decisamente arduo. 

Su un punto però ci vogliamo soffermare. Scrive Gramellini che Cuba è «passata dalla morsa inflessibile ma professionale dei fratelli Castro a quella di un certo Diaz-Canel, a cui Che Guevara non avrebbe neanche lasciato spolverare il sellino della moto». 

Tralasciando l’offesa gratuita a un dirigente come Diaz-Canel che l’Italia si sogna, l’esempio fatto da Gramellini è calzante: a un giornalista come lui, autore di pensieri talmente poveri e banali, Gianni Minà non lascerebbe nemmeno toccare la sua penna. 

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo? di Giuseppe Masala Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev di Marinella Mondaini Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev

Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

 Italia, povertà da record di Michele Blanco  Italia, povertà da record

Italia, povertà da record

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti