Fallimento F-35, miliardi buttati dalla finestra

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Fallimento F-35, miliardi buttati dalla finestra

Il Simplicissimus

Non volevo ritornare per l’ennesima volta sulle sostanze oppiacee che il governo guidato dal “vile affarista” Draghi fabbrica e che vengono fatte girare dai pusher dei media, insomma sui famosi 200 miliardi dell’Europa di cui 130 sono prestiti a interesse più alto rispetto a quello dei titoli di stato che emettiamo e concessi in cambio di “riforme” ovvero di macelleria sociale, mentre gli 80 rimanenti sono un pura partita di giro. Se qualcuno ancora si illude, cavoli suoi. Piuttosto proprio in questi giorni giunge la conferma di  immenso spreco di denaro pubblico ordito dai mazzettieri in divisa e da quelli in Parlamento:  mi riferisco ai famosi  caccia F35 che ci costeranno alla fine fatti tutti i conti una ventina di  miliardi veri e non di fantasia in cambio di un bel nulla. Infatti nei giorni scorsi  il Pentagono ha ufficialmente sospeso il passaggio ad un nuovo sistema logistico per il caccia a causa dei troppi difetti da risolvere e dai costi eccessivi, un passo che è di fatto un atto di morte annunciata per questo aereo. Del resto una revisione del Dipartimento della Difesa condotta lo scorso anno ha identificato quasi 900 anomalie software nei sistemi dell’aereo, insieme ad altri 13 problemi di fondo  che affliggono il velivolo  e che non riescono ad essere risolti nonostante la marea di soldi investiti. Tra i problemi più urgenti c’é persino un grave difetto del suo cannoncino automatico da 25 mm, che non riesce in nessun modo a colpire il bersaglio: altro che quinta generazione qui siamo più indietro rispetto agli anni ’30 del secolo scorso.

Insomma quello che si dice da anni su questo caccia mal riuscito  che oltretutto è anche il più costoso della storia, non solo viene confermato, ma indica che  ormai i vertici delle forze amate Usa non ne possono più di inefficienza, di problemi, di manutenzione continua, di levitazione inesorabile  dei costi e hanno tutta l’intenzione di scaricare l’ F35: una decina di giorni fa, i militari hanno annunciato un nuovo studio sull’aviazione tattica che mira a un “design a foglio pulito” vale a dire a un progetto per un velivolo completamente nuovo, suggerendo che a questo punto è meglio ricominciare da capo anche dopo aver versato centinaia di miliardi nel problematico caccia  in quasi 20 anni di sviluppo. In sostanza si prende atto che l’F35 non riuscirà mai a superare davvero i problemi che lo affliggono  perché in gran parte sono insiti nel progetto stesso. In realtà  già da una decina di anni gli esperti militari americani avevano messo l’accento sulle carenze strutturali di questo caccia che era stato pensato per mettere assieme molte caratteristiche e funzioni, ma che alla fine si è rivelato estremamente mediocre in qualsiasi ruolo.  L’ex segretario alla difesa Christopher C. Miller si riferì al programma F-35 parlando di come il Pentagono abbia “creato un mostro”, affermando che “L’F-35 è un pezzo di…” mentre l’’ex-presidente della commissione per i servizi armati del Senato John McCain si riferiva all’F-35 come “un esempio da manuale del sistema di acquisizione della difesa corrotto”. E in un briefing al Senato disse: “il  programma F-35 è stato scandaloso e tragico nei costi e nelle prestazioni”.

E noi adesso abbiamo sul gobbo 90 di questi aerei che non si sa bene a che scopo dovrebbero servirci: alla difesa no di certo perché gli F35 sono delle tartarughe o meglio dei piccioni se confrontati con quasi tutti gli altri concorrenti, hanno bisogno di una intensa manutenzione che oltre ad essere quanto mai costosa ( 31 mila dollari per ogni ora di utilizzo ) riduce di molto il numero degli apparecchi effettivamente disponibili mentre il loro uso tattico in conflitti asimmetrici è del tutto sproporzionato rispetto al costo. L’unico asso nella manica ossia l’invisibilità per la verità più presunta che reale, serve principalmente nelle operazioni di attacco. Come ho avuto modo di dire in precedenti post sull’argomento il ruolo che questo caccia può realisticamente svolgere in un conflitto è quello dell’intrusione nucleare, nella speranza di essere meno visibile a radar poco evoluti, ma il problema è che noi non possediamo bombe atomiche, anche se il territorio italiano brulica di testate americane. Quindi la valanga di soldi spesi sono stati nient’altro che un immenso spreco, anzi qualcosa di più, sono stati in sostanza una surrogazione del bilancio del Pentagono che è l’unico ad avere una dottrina militare nella quale gli F35, sia pure in numero ridotto, vista la pessima riuscita, potrebbero avere un senso.  Insomma questi aerei sono oltretutto un ennesimo furto di sovranità.

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