Il Parlamento polacco ratifica il "genocidio" commesso dai nazisti ucraini

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Il Parlamento polacco ratifica il "genocidio" commesso dai nazisti ucraini

 

Di Francesco Dall'Aglio*

 

Se "i russi” ci dicono che Bandera e Šuchevy erano degli scellerati (né più né meno dei loro omologhi in altre parti d’Europa negli anni '30 e '40 del secolo scorso, ma appunto l’asticella è posta molto in basso) e l’OUN-UPA una banda di tagliagole, noi ovviamente non dobbiamo crederci perché è propaganda russa.

Il problema sorge quando la stessa cosa ce la dice, come ha fatto l’altro ieri, il Parlamento polacco, che ha ufficialmente istituito la "Giornata nazionale in memoria dei polacchi vittime del genocidio commesso dall’OUN-UPA nei territori orientali della seconda Repubblica Polacca”, ovvero la Volinia (foto). La data scelta è l’11 luglio, essendo il luglio del 1943 uno dei momenti più cupi delle stragi di civili nella regione.

La mossa pone fine a un estenuante tira e molla storico, diplomatico e politico che si trascina dalla dissoluzione del Patto di Varsavia e soprattutto dal 2015 in poi (sì, la storia della regione inizia prima del 2014, per quanto sconcertante possa essere questo pensiero): del resto il neo eletto Presidente, Karol Nawrocki, è stato a capo dell’Istituto della Memoria Nazionale, e i massacri in Volinia e la necessità di riconoscerli ufficialmente come "genocidio della nazione polacca” sono da sempre uno dei suoi cavalli di battaglia (al link 1 un articolo abbastanza neutrale sulla faccenda dell'edizione in inglese di Telewizja Polska).

La risposta ucraina non si è fatta attendere ed è stata affidata a una nota pubblicata sul sito del Ministero degli Esteri (link 2), nella quale esprime il suo rammarico per quella che definisce "uno schiaffo alle relazioni di buon vicinato tra Ucraina e Polonia”, considera che non contribuisce alla riconciliazione, aumenta la tensione nelle relazioni bilaterali e, infine, ricorda "che i polacchi non devono cercare nemici tra i gli ucraini, e gli ucraini non devono cercare nemici tra i polacchi. Abbiamo un nemico comune – la Russia”. DeepState, di cui abbiamo già fatto notare la deriva oltranzista degli ultimi mesi, ci va più pesante, postando un bel murale di Bandera e Šuchevy "eroi dell’Ucraina” su sfondo rosso-nero e concludendo il post così: "Stepan Bandera e Roman Šuchevy erano e saranno Eroi dell'Ucraina, e l'OUN e l'UPA sono organizzazioni che gli ucraini elogeranno e ricorderanno per la loro lotta, che aveva come obiettivo un'Ucraina libera e indipendente! E la bandiera rossonera sventolerà orgogliosamente accanto alla bandiera nazionale. E né i polacchi né i moscoviti ci vengano a dire chi sono i nostri Eroi” (link 3).

Non basta certamente una decisione parlamentare per “riconciliare”, e sia la posizione di Nawrocki che quella dell’Istituto della Memoria Nazionale rispondono anche e soprattutto a logiche di politica interna, e di vellicazione dei più bassi istinti dei nazionalisti locali, che di verità storica – del resto chiamare la Volinia “territori orientali della seconda Repubblica Polacca” chiarisce abbastanza bene quale sia il tono generale del dibattito, al quale lo stesso Parlamento polacco non è affatto estraneo, anzi. Di tutto questo, e di tante situazioni simili, non mi pare che da noi, al di fuori di una cerchia abbastanza ristretta di specialisti, sia mai arrivato qualcosa. È una delle conseguenze del fatto che dopo il 1990 la storia dell'Europa centro-orientale dal 1918 al 1939 è stata Disneyficata, rappresentando l'intera regione tra i quattro mari (Baltico, Nero, Egeo e Adriatico) come una specie di paradiso agreste popolato da allegri fattori la cui unica occupazione era attendere la prossima festa del raccolto, devastato dalla Germania nazista e dall'URSS comunista (e da quest'ultima, ovviamente, molto più della Germania che in fondo qualche motivo ce l'aveva) per la loro lotta totalitaria: quando in realtà era una vasca di piranha che azzannavano se stessi e i vicini col più grande entusiasmo, proponendo la soluzione scelta in Volinia dall'OUN-UPA come una normale pratica di eugenetica nazionale. In questa vasca di piranha l'URSS (e pure la Germania) c'entrano il giusto, e la realtà, come al solito, era leggermente più complessa.

 

Link 1: https://tvpworld.com/87110226/polands-remembrance-day-for-volhynia-massacres-angers-ukraine
Link 2: https://mfa.gov.ua/news/zayava-mzs-shchodo-rishennya-sejmu-respubliki-polshcha
Link 3: https://t.me/DeepStateUA/21959

 

*Post Facebook del 6 giugno 2025

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