Incontro Putin e Modi: quali accordi strategici hanno raggiunto?

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Incontro Putin e Modi: quali accordi strategici hanno raggiunto?


di Francesco Corrado

 

L'incontro della settimana scorsa tra Putin e Modi, avvenuto in India è stato di grande importanza. Quasi ignorato dalla stampa occidentale nella sua vera essenza, rimane un passo avanti nel percorso di quella che sembra essere la materializzazione della dottrina Primakov. I princìpi cui si ispirava il diplomatico russo erano il multipolarismo e l'esigenza per la Russia di volgere il proprio sguardo ad est. Per ottenere il contenimento degli USA si incoraggiava un accordo a tre tra Russia, Cina e India per contrastare l'influenza degli USA nel blocco euroasiatico. 

 
Gli eventi degli ultimi anni hanno fatto sì che le tre potenze, ognuna delle quali tentava di avere i migliori rapporti possibili con l'Occidente, si ritrovino ad avvicinarsi proprio a causa delle politiche aggressive dell'Occidente collettivo. In pratica le continue minacce subite dai tre giganti asiatici hanno ottenuto l'involontario risultato di spingerle l'uno nelle braccia dell'altro anche se i tre erano di fatto riluttanti e avrebbero preferito essere in migliori rapporti con l'Occidente.
 
Le politiche antirusse in Georgia, Ucraina, ed in Asia centrale hanno costretto i russi. L'uso di Taiwan come grimaldello per fare pressioni sulla Cina, insieme alle continue affermazioni bellicose di pubblici ufficiali USA hanno costretto il gigante dell'Estremo Oriente. Sanzioni e uso del terrorismo, che ha portato alla guerra dei cinque giorni col Pakistan, hanno spinto gli indiani, i cui aerei francesi hanno fatto una brutta contro quelli cinesi in dotazione al Pakistan. 

Il contesto della SCO, l'Organizzazione per la Cooperazione di Shangai, che, ricordiamo, è un'organizzazione diretta alla sicurezza dei paesi asiatici, ha fornito la cornice per gli attuali sviluppi. 
L'incontro tra Putin e Modi si inserisce in questo contesto. Innanzitutto gli accordi raggiunti sono di vasta portata a livello economico, culturale e strategico-militare. Su quest'ultimo aspetto ci concentreremo.
 
Va rilevato che l'incontro è stato preceduto da intensi colloqui tra i diversi comparti delle rispettive amministrazioni e l'incontro tra i due capi di stato è stato semplicemente il suggello, la firma definitiva su una serie di accordi di grande portata come da tradizione della diplomazia. Questo aspetto lo rende diverso dagli incontri cui assistiamo di continuo tra i capi di stato europei, che sono oramai meeting vuoti di contenuti: i leader non fanno altro che abbracciarsi e baciarsi in favor di telecamere, per dare spunti al giornalismo propagandistico che impera sovrano in Europa, rimanendo i loro incontri inconsistenti dal punto di vista delle conseguenze. Oramai più gli incontri tra capi di stato sono inconsistenti e privi di reali contenuti, più la stampa occidentale da loro risalto. Più essi sono strategici e gravidi di conseguenze e meno risalto hanno nella stampa. 

India e Russia hanno concluso accordi nei seguenti campi: 1- Energia, 2- Turismo 3- Cultura 4- Istruzione 5-Economia 6-Tecnologia militare.
 
Tra le tante cose in India sarà operativa il canale televisivo RT, poi si snelliranno le procedure per i visti, sia relativamente all'ambito lavorativo, sia per turismo, che per motivi di istruzione nel cui ambito sono stati sviluppati progetti in materia sanitaria, navigazione artica e difesa. Venendo poi all'aspetto energetico, la Russia si impegna a rifornire l'India di idrocarburi, gas e carbone ad libitum oltre ad aver avviato le procedure per la costruzione di almeno 4 centrali nucleari. A ciò si aggiungono garanzie di forniture da parte della Russia di fertilizzanti oltre ad investimenti nell'industria farmaceutica e nei settori ad alta tecnologia come IA, aviazione e ricerca spaziale.

Nel complesso, gli accordi economici raggiunti tra i due stati stanno configurando una rapporto di libero scambio che avverrà per la quasi totalità in monete nazionali, lasciando una quota minima (10%) al dollaro di cui entrambi i paesi sono grandi possessori.
 
Ma l'aspetto più significativo rimane quello attinente alla difesa dato che i progetti avviati lasciano intendere una maggiore coesione futura tra i due paesi. Infatti a livello di difesa si parla di condivisione nella fabbricazione. Un esempio è il sistema di difesa S-500. Innanzitutto giova ricordare che gli indiani hanno già comprato i sistemi S-400, modernissimi e funzionali, ma ora si parla non solo di comprare gli S-500, ma addirittura della possibilità che sia l'India stessa a produrseli. Ovviamente per arrivare ad avere simili rapporti vuol dire che l'avvicinamento politico tra i due Paesi è stato notevole.

E' altresì previsto l'aggiornamento degli aerei SU-30 già in possesso degli indiani cui si aggiungerà l'acquisto degli aerei SU-57. A tutto ciò si aggiungerebbe l'affitto di alcuni Tupolev 160, bombardieri strategici che possono trasportare e lanciare missili con testate atomiche. Questo fattore darebbe all'India, che è una potenza nucleare, la possibilità si aumentare la propria capacità e deterrenza. Infine si parla di sviluppi congiunti di tecnologia missilistica che peraltro nei rapporti tra i due Paesi non sono una novità.
 
Altro ambito cruciale è l'affitto di un sottomarino nucleare per la cifra di 2 miliardi di dollari. In questo caso l'affitto non è fine a se stesso, ma serve a far sì che il personale indiano possa essere formato all'utilizzo di tale tecnologia mentre i due Paesi collaboreranno alla costruzione di altri sommergibili nucleari da prodursi. Questi sono accordi strategici e non di breve cabotaggio e sono diversissimi da ciò che accade nell'Occidente collettivo, in cui molti contratti di acquisto puro e semplice, sono stipulati per poter accedere ad altro genere di rapporti e contratti. Della serie: se vuoi questo ti devi impegnare a comprarmi tot aerei o altro sistema d'arma, ovviamente fornito in forma depotenziata nelle capacità e funzionalità.

Determinante è che la Russia stia aprendo all'India l'uso delle rotte artiche (cosa già concessa alla Cina con grande soddisfazione) che anche il Paese di Modi considera determinante dati i comportamenti pirateschi posti in essere dagli USA contro il Venezuela proprio in questi giorni. Le rotte artiche garantiscono sicurezza ed anche velocità dei trasporti.

Insomma l'aggressività dell'Occidente collettivo a guida neocon, sta riuscendo nella difficile impresa di riunire i giganti asiatici, migliorando i loro rapporti e aiutandoli a far crescere le proprie economie. Questo mentre l'Europa vede un crollo della propria produzione e produttività industriale, l'aumento esponenziale dei costi energetici, la scarsezza di materie prime e una estrema difficoltà nel far impennare la produzione soprattutto quando si minaccia di guerra una superpotenza come la Russia. 

Francesco Corrado

Francesco Corrado

Giornalista 

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