La prima risposta del Cremlino alle frasi shock di Biden
"Non siamo d'accordo con le conclusioni dell'Intelligence nazionale Usa sul nostro Paese. La Russia non ha interferito nelle elezioni precedenti e non lo ha fatto in quelle del 2020 a cui fa riferimento il rapporto. La Russia non è coinvolta in campagne contro alcuno dei candidati". Il Cremlino considera infondate le affermazioni sulla presunta ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2020.
A parlare ai giornalisti subito dopo le dichiarazioni shock di Biden che ha definito il presidente russo Putin "un assassino" è stato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. "Riteniamo che questo rapporto sia sbagliato", ha detto il portavoce del Cremlino. "È assolutamente infondato e non ha prove", ha sottolineato. Lo riporta Tass.
Il Cremlino si rammarica che le affermazioni infondate sull '"intromissione" della Russia nelle elezioni presidenziali statunitensi, che si basano su rapporti di scarsa qualità, siano utilizzate come motivo per possibili nuove sanzioni, ha proseguito Peskov. "In generale, possiamo solo esprimere ancora una volta il rammarico che tali rapporti - molto lontani dall'essere di alta qualità - siano usati, molto probabilmente, come scusa per mettere all'ordine del giorno la questione delle nuove sanzioni contro il nostro paese", ha detto Peskov .
Le relazioni tra Russia e Stati Uniti "già in difficoltà", spiega Peskov, trovano con questo rapporto un momento di ulteriore peggioramento.