Mosca: chi non fa il "saluto nazista" all'Occidente è percepito come una minaccia

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Mosca: chi non fa il "saluto nazista" all'Occidente è percepito come una minaccia

Chiunque non faccia il "saluto nazista" all'Occidente "abbracciando i valori neocoloniali" è una minaccia per i rappresentanti dell'asse "NATO-centrista", ha dichiarato in conferenza stampa la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

La portavoce ha risposto a una domanda sui recenti commenti del primo ministro estone Kaja Kallas, la quale ha affermato che la Russia tornerà a rappresentare una seria minaccia per il fianco orientale dei Paesi della NATO entro tre-cinque anni.

"Sono minacciati da tutti coloro che chiamano la verità verità e la menzogna menzogna. Sono minacciati da tutti coloro che difendono i principi fondamentali dell'umanità e della nostra civiltà, da coloro che hanno il coraggio di dire e difendere ciò che abbiamo sempre ritenuto fondamentalmente ovvio: che ci sono due sessi, maschio e femmina, per esempio", ha affermato Zakharova.

"Tutti coloro che a livello statale o individuale o come comunità socio-culturale sostengono la conservazione della nostra civiltà, delle sue conquiste e della sua esperienza, sono una minaccia per loro", ha aggiunto.

La diplomatica di Mosca ritiene che non sia la Russia a minacciare apertamente l'Occidente, ma che l'Occidente vede la Russia come una minaccia perché negli ultimi decenni i Paesi del blocco occidentale hanno inventato un "mondo fantastico" di valori inesistenti e li hanno definiti "neoliberali".

Secondo la Zakharova, questo concetto si basa sulla sostituzione di concetti. "Equiparano la libertà alla dittatura, considerano possibile mettere su un piedistallo solo le opere che sono nel loro interesse. Non vogliono essere attaccati o minacciati, e se si sentono minacciati dal loro fragile mondo di valori neoliberali, è un problema loro".

Riguardo le politiche ostili adottate dai paesi baltici nei confronti della Russia, nella giornata di ieri anche il presidente Putin aveva espresso la sua indignazione: “Quello che sta accadendo ora in Lettonia, in altre repubbliche baltiche, dove i russi vengono gettati semplicemente oltre il confine. Vedete, queste sono cose molto gravi che riguardano direttamente la sicurezza del nostro Paese". 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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