Siria, lo spettro di una nuova rivolta indotta dall'occidente?

Siria, lo spettro di una nuova rivolta indotta dall'occidente?

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

La Siria non è più nelle prime pagine dei media. Eppure, la rivolta del 2011 fomentata dall’occidente, dalle monarchie del golfo, l’avvento dell’ISIS, di Al Qaeda e altre organizzazioni terroristiche non sono un lontano ricordo.

L’intervento di Hezbollah, dell’Iran, della Russia soprattutto, seppur hanno portato Damasco a liberare gran parte del suo territorio dalla presenza dei gruppi armati, le sofferenze del popolo siriano non sono finite.

Micidiali sanzioni USA, culminate con il Caesar act, senza dimenticare il continuo furto di petrolio da parte di Washington con la complicità delle milizie filo-curde, denominate Forze democratiche siriane, stanno alimentando tensioni anche comprensibili per una popolazione ridotta allo stremo. Come sempre avviene, c’è chi strumentalizza proteste legittime per portare il caos.

Ieri mattina, intanto, un gruppo di rivoltosi armati ha ucciso un poliziotto siriano nella città di Sweida, nella regione meridionale della Siria, dopo aver bloccato una strada principale della città. I rivoltosi hanno poi preso d'assalto l'edificio del governatorato, rubato documenti ufficiali e bruciato l'edificio e un veicolo accanto.

Il ministero dell'Interno siriano ha promesso di dare la caccia agli autori dell’assalto in una dichiarazione che descrive gli eventi:

"Un gruppo di fuorilegge, alcuni dei quali portavano armi personali, ha proceduto alle undici e mezza di questa mattina a bloccare la strada con pneumatici in fiamme vicino alla rotatoria di Al-Mashnaqa nel governatorato di Sweida (As-Suwayda)".

Il ministero ha precisato: “I rivoltosi armati si sono successivamente recati nell'edificio del governatorato di Sweida, e hanno sparato colpi indiscriminatamente, ferendo un membro della polizia e un certo numero di cittadini presenti sul posto, i rivoltosi sono entrati nell'edificio con la forza delle armi, hanno rotto i mobili dell'ufficio e rubato un grosso parte dell'edificio, compresi i documenti ufficiali, e gli ha dato fuoco”.

Nel comunicato è stato aggiunto che i rivoltosi armati hanno appiccato il fuoco all'edificio del governatorato e alle auto situate vicino ad esso, e hanno cercato di assaltare l'edificio del comando di polizia, dove le guardie del comando li hanno affrontati, il che ha portato alla morte del poliziotto, Mahmoud al-Salmawi.

I leader spirituali drusi guidati dallo sceicco Hammoud Hannawi, nella provincia di Sweida si sono riuniti per discutere gli eventi, hanno rilasciato una dichiarazione forte condannando le rivolte e invitando alla calma generale nella provincia, la loro dichiarazione ha anche ha chiesto la cooperazione con le autorità per eliminare i rivoltosi e riportare la pace nella provincia.

Ora, questo attacco a Sweida potrebbe essere anche un episodio isolato, ma nel caso questo genere di proteste si diffondessero in altre parti della Siria con la strumentalizzazione di governi, media occidentali con la colpa da dare al “Dittatore Assad”, meglio fare qualche precisazione.

Negli ultimi giorni a Damasco c’è stata solo un’ora di elettricità, nelle campagne della capitale siriana manca da giorni.

Le comunicazioni sono scarse, connessioni internet con il contagocce, le industrie faticano a produrre paralizzando tutta la catena della distribuzione, i panifici non producono pane, tutto questo perché i siriani non dispongono più del loro petrolio saccheggiato degli statunitensi.

È tale la scarsità di petrolio che non si trova neanche al mercato nero.

Il buon senso farebbe in modo che le sanzioni debbano cessare immediatamente, ma l’Occidente le guerre le vuole vincere anche quando le ha perse come in Siria, al punto di soffiare sul fuoco di nuove rivolte su un paese già dilaniato.

 Se nel 2011 la Siria era un paese che esportava petrolio, in crescita economica, con il turismo in espansione, un’agricoltura florida, ergo si è potuto distruggere qualcosa, ora ci sarebbero solo le macerie. Quelle stesse macerie prodotte dall’occidente e dai suoi appetiti colonialisti.

 

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

La guerra mondiale e i rapporti di proprietà di Pasquale Cicalese La guerra mondiale e i rapporti di proprietà

La guerra mondiale e i rapporti di proprietà

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Inefficienze e ingiustizie si perpetuano di Michele Blanco Inefficienze e ingiustizie si perpetuano

Inefficienze e ingiustizie si perpetuano

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti