USA: Il capo del Comando Sud vuole il litio dell'America Latina

3658
USA: Il capo del Comando Sud vuole il litio dell'America Latina

Sono finiti ormai i tempi in cui l’America Latina era il giardino di casa degli Stati Uniti dove Washington determinava politiche e governi dei paesi della regione. Inoltre la regione vede sempre più attivi i governi dei principali paesi promotori di un nuovo rodine multipolare come Cina, Russia e Iran. Però gli Stati Uniti sembrano non voler accettare questa nuova situazione e intenzionati a riportare la regione sudamericana sotto il loro giogo imperialista. 

A tal proposito il capo del Comando Sud degli Stati Uniti, Laura Richardson, si è lamentata a riguardo di altri Paesi che estraggono risorse dall'America Latina e in particolare il litio nel cosiddetto "triangolo del litio".

Parlando davanti alla Commissione per i Servizi Armati della Camera, Richardson ha sottolineato l'importanza della regione latinoamericana per Washington. "Questa regione è piena di risorse e mi preoccupa l'attività maligna dei nostri avversari che ne approfittano, fingendo di investire quando in realtà stanno estraendo".

In questo contesto, ha sottolineato che il cosiddetto "triangolo del litio" accumula "il 60% del litio mondiale". "L'Argentina, la Bolivia e il Cile lo possiedono e [i nostri avversari] stanno sottraendo risorse a questi Paesi e ai loro popoli, che stanno cercando di produrre, a queste democrazie che stanno cercando di contribuire ai loro popoli", ha aggiunto.

Nel frattempo, un membro della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Carlos Gimenez, ha chiesto quale percentuale di questa quantità di litio "è effettivamente controllata dalla Cina". "Quando si parla con gli ambasciatori statunitensi in Cile e Argentina e con le aziende presenti, l'aggressività della Cina e il gioco di squadra che ha con il litio è molto avanzato e molto aggressivo", ha risposto Richardson.

"Combattere la Repubblica Popolare Cinese in Sud America, penso che [la Cina] sia la nostra più grande minaccia", ha detto Gimenez a questo proposito. “Penso che per troppo tempo abbiamo ignorato il nostro cortile e permesso a Russia, Cina e Iran, avversari degli Stati Uniti, di fare grandi incursioni nella nostra regione", ha concluso.

Le mosse degli Stati Uniti andranno però a cozzare con la volontà dei paesi dell’America Latina e dei Caraibi che puntano alla costruzione di un nuovo mondo multipolare di concerto con le potenze eurasiatiche. Un mondo dove i paesi occidentali non possano più determinare le sorti dell’intera comunità internazionale sulla base dei propri interessi egoistici e sullo sfruttamento delle risorse naturali altrui. 

Da parte loro, i popoli dell’America Latina, hanno già dato agli Stati Uniti una eloquente risposta attraverso le urne. In praticamente tutta la regione, infatti, sono al governo forze socialiste o progressiste che intendono perseguire un cammino basato sull’indipendenza dagli Stati Uniti e la sovranità. Un percorso che mira anche a raggiungere una maggiore integrazione regionale su basi solidaristiche. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Trump e il "corollario Monroe" Trump e il "corollario Monroe"

Trump e il "corollario Monroe"

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato" di Paolo Desogus Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

In Polonia arrestano gli storici russi di Marinella Mondaini In Polonia arrestano gli storici russi

In Polonia arrestano gli storici russi

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Solidarietà principio irrinunciabile di Michele Blanco Solidarietà principio irrinunciabile

Solidarietà principio irrinunciabile

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia di Giorgio Cremaschi John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti