Catalogna, il presidente della Generalitat ribadisce ultimatum al governo spagnolo
Il presidente della Generalitat, Quim Torra, ha ribadito ancora una volta il suo ultimatum al governo di Pedro Sánchez e ha fissato una data di scadenza, se non indica una via d’uscita in relazione al referendum catalano.
Ha inoltre denunciato la persecuzione politica del movimento indipendentista da parte dello Stato spagnolo, che ha denunciato essere ancora più forte ora che durante il regime di Franco, e ha ricordato che aver recuperato le istituzioni non significa aver recuperato la democrazia con risoluzioni giudiziarie.
La prima reazione del governo è arrivata immediatamente, attraverso la sua portavoce, Isabel Celaá, che ha assicurato che l'esecutivo agirà di conseguenza, se il Parlament adotterà decisioni contrarie alla Costituzione. Ha anche riconosciuto la sua preoccupazione per il discorso di Torra e la paralisi dell'attività parlamentare in Catalogna.
Torra ha affermato che il movimento indipendentista non sarà in grado di garantire alcun tipo di stabilità nel Congresso al Presidente del governo, Pedro Sánchez, se prima di novembre non formulasse una proposta di referendum per l'autodeterminazione. La mozione di censura lanciata da Sánchez contro il presidente Rajoy è stata resa possibile, in parte, dai voti espressi dal Partito democratico europeo catalano (PDeCAT) e da Esquerra Republicana de Cataluña (CER).
Torra ora prevede che questi due gruppi potrebbero ritirare il sostegno, se questa offerta di referendum non arriva.