L’UE punisce l’Ungheria: negato l'accesso a 1 miliardo di euro

9499
L’UE punisce l’Ungheria: negato l'accesso a 1 miliardo di euro

Dal 1° gennaio 2025, l'Unione Europea ha definitivamente negato all'Ungheria l'accesso a oltre 1 miliardo di euro, segnando un precedente inquietante nell'uso del cosiddetto meccanismo di "condizionalità." Questo strumento, introdotto nel 2020, consente a Bruxelles di sospendere i finanziamenti agli Stati membri che non rispettano i principi dello Stato di diritto. Tuttavia, molti osservatori si interrogano se questa misura rappresenti una legittima difesa dei valori democratici o un abuso di potere volto a piegare governi scomodi.

Le accuse contro l'Ungheria spaziano dalla corruzione alla mancanza di trasparenza negli appalti pubblici, ma Budapest ha già avviato riforme significative per adeguarsi alle richieste dell'UE. Nonostante questo, circa 19 miliardi di euro restano congelati. Il premier Viktor Orban sostiene che l'Ungheria abbia soddisfatto le condizioni imposte e accusa Bruxelles di ricattare politicamente il Paese.

Questa disputa solleva domande fondamentali sulla coerenza dell’Unione: mentre l'Ungheria viene sanzionata, altri Stati con problematiche simili non subiscono lo stesso trattamento. Inoltre, il blocco dei fondi destinati a regioni economicamente svantaggiate appare come un atto punitivo che danneggia direttamente i cittadini, anziché promuovere la democrazia. Per fronteggiare la crisi finanziaria, Budapest ha rafforzato i legami con la Cina, ottenendo prestiti per infrastrutture ed energia. Questa mossa sottolinea l'incapacità dell'UE di mantenere l'unità e potrebbe spingere altri Stati membri a cercare alternative geopolitiche.

Con un'opposizione interna in crescita e un'economia sotto pressione, Orban ha promesso battaglia per recuperare i fondi bloccati. Ma la domanda resta: la decisione di Bruxelles è una difesa dei valori europei o un'arma politica contro i governi non allineati?

*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati

----------------------

https://www.dw.com/en/eu-denies-hungary-a-billion-euros-after-reform-failures/a-71196557

 

https://www.rfi.fr/en/international/20250102-eu-strips-hungary-of-%E2%82%AC1bn-in-frozen-funds-over-corruption-concerns

 

https://www.rferl.org/a/hungary-denied-1-billion-euros-eu-funding-corruption-allegation/33260399.html

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo? di Giuseppe Masala Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta" di Michelangelo Severgnini Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La propaganda distrugge di Michele Blanco La propaganda distrugge

La propaganda distrugge

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti