Macron: a settembre la Francia riconoscerà lo Stato palestinese. Hamas: “è una svolta”

1997
Macron: a settembre la Francia riconoscerà lo Stato palestinese. Hamas: “è una svolta”

 

La Francia riconoscerà la Palestina come Stato, ha affermato il presidente Emmanuel Macron.

Giovedì Macron ha scritto in un post su X che formalizzerà la decisione all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre.

"In linea con il suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina", ha spiegato Macron.

"Lo annuncerò solennemente all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre di quest'anno", ha aggiunto.

Questa mossa rende la Francia il paese più grande e probabilmente il più influente in Europa a muoversi per riconoscere uno Stato palestinese, dopo che Norvegia, Irlanda e Spagna, membri dell'Unione Europea, avevano annunciato che avrebbero avviato lo stesso processo.

Almeno 142 paesi dei 193 membri dell'ONU riconoscono o intendono riconoscere uno Stato palestinese, ma diversi potenti paesi occidentali si sono rifiutati di farlo. Tra questi, Stati Uniti, Regno Unito e Germania.

Hamas accoglie con favore la decisione della Francia di riconoscere lo Stato di Palestina

La Resistenza palestinese ha immediatamente accolto con favore la decisione della Francia di riconoscere lo Stato di Palestina e invita gli altri paesi europei ad adottare misure analoghe.

"Accogliamo con favore l'intenzione di Macron di dichiarare il riconoscimento dello Stato di Palestina e invitiamo i paesi europei ad adottare misure simili per sostenere i diritti del nostro popolo", ha annunciato il Movimento di resistenza islamica palestinese (HAMAS) in una dichiarazione rilasciata giovedì.

Hamas ha inoltre sottolineato che l'importante posizione della Francia "rappresenta una svolta politica che riflette la crescente convinzione internazionale nella giustizia della causa palestinese e l'incapacità dell'occupazione (Israele) di distorcere i fatti o ostacolare la volontà dei popoli liberi".

Nel comunicato è stato, inoltre, ricordato che il riconoscimento dello Stato di Palestina esercita una pressione politica e morale sull'occupazione affinché ponga fine ai suoi crimini e alle sue aggressioni a Gaza e in Cisgiordania.

In questo contesto, il movimento invita tutti i paesi del mondo, in particolare quelli europei e quelli che non hanno ancora riconosciuto lo Stato di Palestina, a seguire l'esempio della Francia e a riconoscere pienamente i diritti nazionali del popolo palestinese, in primo luogo il diritto al ritorno, all'autodeterminazione e alla creazione di uno Stato indipendente e pienamente sovrano sul proprio territorio, con capitale Al-Quds (Gerusalemme).

________________________________________________________________________

GAZA HA BISOGNO DI TUTTI NOI: PROPRIO IN QUESTO MOMENTO

l'AntiDiplomatico è in prima linea nel sostenere attivamente tutti i progetti di Gazzella Onlus a Gaza (Gli eroi dei nostri tempi).

Acquistando "Ho ancora le mani per scrivere. Testimonianze dal genocidio a Gaza" (IL LIBRO CON LA L MAIUSCOLA SUL GENOCIDIO IN CORSO) sosterrete i prossimi progetti di "Gazzella Onlus" per la popolazione allo stremo.

Clicca QUI Per Seguire OGNI GIORNO le attività BENEFICHE di GAZZELLA ONLUS.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Emigrazione e immigrazione di Michele Blanco Emigrazione e immigrazione

Emigrazione e immigrazione

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti