Mix di vaccini, Speranza e quel "io credo nella scienza"

Mix di vaccini, Speranza e quel "io credo nella scienza"

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Aggiornamenti dal gaio mondo dei vaccini all'italiana.
 
Ieri, uno-due in serrata sequenza al Telegiornale:
Parte il Ministro Speranza che spiega, e ripete, che "Noi crediamo nella scienza".
 
Ecco, cortese Ministro, forse "credere in" dovrebbe essere riservato alla fede trascendente. La scienza, purtroppo o per fortuna, non ha necessità di essere "creduta" per poter funzionare. Se nella scienza si "crede" questo significa solo che si crede dogmaticamente a qualunque cosa dicano gli esperti di riferimento, il che per un Ministro della Salute è proprio insufficiente.
 
Ma forse l'espressione usata voleva essere solo una approssimazione, una piccola sciatteria espressiva, capita.
 
Forse quello che lei intendeva davvero è "Noi abbiamo fiducia nel metodo scientifico".
 
E ciò non farebbe una piega e riceverebbe un meritato plauso.
 
Solo che mezzo minuto a seguire, dopo il gancio segue il montante.
 
Ecco apparire il generale Figliuolo che, con la proverbiale fermezza che gli consente di conquistare ogni giorno avamposti No Vax riconducendoli sotto l'ala della civiltà, ci spiega che dopo l'interruzione della somministrazione del vaccino Astrazeneca nelle fasce più giovani, si procederà alla seconda dose con vaccinazione "eterologa".
 
Ed "eterologo" è effettivamente una bellissima parola di ben cinque sillabe, che conferisce subito un aspetto di scientificità a chi la pronuncia.
Peccato che una volta tradotto in italiano povero questo significhi che dopo aver fatto la prima dose con un vaccino ad Adenovirus di scimpanzé, la seconda dose verrà fatta con un vaccino a Mrna, uno qualunque dei due disponibili.
 
Fantastico.
 
Suona un po' come le pietanze che cuociono i bambini con le cucinette di plastica.
 
Pieni di entusiasmo, dopo la zuppa di fango, si dicono che se i pop corn sono buoni e lo è anche il ketchup, chissà che buoni devono essere i pop corn col ketchup!
 
Ecco, caro Ministro Speranza, caro Generale Figliuolo, siccome a quanto pare "abbiamo fiducia nel metodo scientifico", a noi tutti, gregge comune che attende di essere condotto con mano sicura dal pastore, piacerebbe tanto sapere quali e quanti sono gli studi fatti per valutare gli effetti del mescolare due vaccini diversi, di cui uno completamente innovativo, che usano due veicoli diversi, inventati a tempo di record, per affrontare un virus prima ignoto.
 
Perdonateci la nostra malfidenza.
 
Sono viziacci che si assumono in democrazia.

Andrea Zhok

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Professore di Filosofia Morale all'Università di Milano

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