Venezuela, la diplomazia bolivariana trionfa nella conferenza sul disarmo all'ONU
Si è svolta ieri l'ultima riunione plenaria della Riunione Plenaria della Conferenza sul Disarmo (CD), sotto la presidenza venezuelana.
L'ambasciatore Jorge Valero all'ONU di Ginevra ha presentato il rapporto finale al CD con un resoconto della sua gestione. Il diplomatico venezuelano ha detto che il CD, sotto la guida del Venezuela, è andato avanti verso negoziati sostanziali su strumenti giuridicamente vincolanti che contribuiscano a costruire un mondo in cui scompaiano le armi nucleari e altre armi di distruzione di massa, che sono la principale minaccia alla pace delle nazioni.
Il CD è stato creato nel quadro delle Nazioni Unite più di quaranta anni fa. Ma fino ad oggi non è stato ancora raggiunto un consenso affinché i 65 stati che compongono questo forum, approvino i negoziati sulle questioni all'ordine del giorno. Il mandato dei presidenti del CD è quello di presentare un programma di lavoro che stabilisca una tabella di marcia per attuare i temi della sua agenda.
Nella sua relazione al CD, il diplomatico bolivariano ha presentato, a nome del Venezuela, un progetto di programma di lavoro. Ha sottolineato che durante la sua presidenza si è svolto un processo molto ampio di consultazioni con quasi tutti gli ambasciatori che compongono il CD. Ha detto che si sono tenute otto riunioni plenarie, 2 incontri con gruppi regionali, 30 incontri bilaterali con ambasciatori e 4 incontri con i presidenti della Conferenza per la sessione 2019, e con i coordinatori dei gruppi regionali. Inoltre, si sono svolti numerosi incontri a livello tecnico.
Il Progetto Programma di lavoro è composto da 14 paragrafi introduttivi ed operativi. 13 paragrafi hanno ottenuto il consenso, ragion per cui il piano non è stato adottato in quanto è necessario il consenso unanime dei soci.
Il Programma di Lavoro presentato dall'Ambasciatore Valero stabilisce che: "Al fine di promuovere il multilateralismo, la Conferenza deve negoziare con l'obiettivo di raggiungere un accordo su strumenti giuridicamente vincolanti: la cessazione della corsa agli armamenti e il disarmo nucleare; il divieto di materiale fissile; la prevenzione della corsa agli armamenti nello spazio; e accordi che danno garanzie agli Stati non dotati di armi nucleari contro il loro utilizzo o la minaccia di utilizzo".
"È stato di buon auspicio per il futuro essere riusciti, attraverso un dialogo trasparente e partecipativo, confrontare punti di vista, spesso contrastanti, con gli stati in vari campi del disarmo", ha detto il diplomatico Bolivariano.
Ha aggiunto che la presidenza venezuelana ha agito costruttivamente cercando di ascoltare la voce di tutti. Sono state create le condizioni affinché le future presidenze abbiano come riferimento il documento presentato dal Venezuela che potrà essere preso ad esempio per i futuri negoziati.
Molti diplomatici sono intervenuti nel dibattito, tra cui gli ambasciatori di Russia, Cina, Cuba, Iran, Vietnam, Siria, Egitto, Algeria, Sud Africa e la Repubblica popolare democratica di Corea, hanno riconosciuto l'impegno dell'Ambasciatore Jorge Valero e lodato la sua competenza diplomatica.
Vale la pena ricordare che nel momento dell'elezione della presidenza venezuelana solo il governo di Donald Trump, e pochissimi dei suoi governi alleati, cercarono di sabotare la presidenza venezuelana. Il Sottosegretario di Stato degli USA per il controllo degli armamenti, Yleem Poblete quando l'ambasciatore degli Stati Uniti assunse la sua presidenza (a cui poi è succeduto l'ambasciatore Jorge Valero), che il suo governo avrebbe impedito a tutti i costi che il Venezuela assumesse la presidenza del CD. Il governo degli Stati Uniti fallì miseramente nel suo assurdo intento dal momento che, quasi tutti i paesi del CD in modo costruttivo, hanno poi partecipato e sostenuto la presidenza del Venezuela.