Brasile: giustizia alla soglia del golpe
Nella giovane democrazia brasiliana è in atto un processo di destabilizzazione guidato dai giudici, quelli che dovrebbero garantire serenità e stabilità. A scriverlo è il quotidiano portoghese Público.
La tensione provocata nel paese tende a riflettersi nelle strade e piazze del paese sino a questo momento prevalentemente con proteste di carattere apertamente fascista, continua la sua analisi Sylvia Debossan Moretzsohn, con una sinistra che tuttavia la scorso venerdì ha risposto con una massiccia manifestazione che polarizza ancora di più il panorama politico brasiliano.
L'analisi del quotidiano portoghese comprende anche il ruolo assunto nella vicenda dall'ambizioso giudice Sergio Moro, il quale ha varcato ogni limite nella sua crociata contro Lula da Silva. Dal mandato di arresto nei confronti di Lula per una deposizione, che di solito si emette solo in caso di resistenza, alla divulgazione di conversazioni provate tra il presidente Dilma Rousseff e Lula Da Silva poco dopo la nomina dello stesso Lula a ministro della Casa Civil, Sergio Moro ha varcato la legalità per finire nell'illegalità. Insomma, Moro e la magistratura brasiliana, pur di rovesciare il governo Rousseff e fermare il ritorno alla politica attiva dell'ex presidente Lula Da Silva, sono alle soglie del golpe.