Beppe Grillo a Rafael Correa: «Sono orgoglioso di essere populista»

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Beppe Grillo a Rafael Correa: «Sono orgoglioso di essere populista»



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In questa nuova edizione di "Conversando con Correa", l'ex presidente dell'Ecuador parla con Giuseppe "Beppe" Grillo, fondatore del Movimento 5 stelle italiano che recentemente è salito al potere in alleanza con la destra della Lega. Durante la loro conversazione, hanno affrontato la natura obsoleta dell'attuale sistema politico e i nuovi modi di pensare la politica.

Correa e Giuseppe 'Beppe' Grillo, fondatore del Movimento 5 stelle (M5S) in Italia, analizzano la crisi sistemica globale e come questo fenomeno ha facilitato la nascita di nuove organizzazioni e forme di politica. Tale è il caso di M5S, che è da poco arrivato per la prima volta al governo del suo Paese in alleanza con il partito xenofobo Lega.

"C'è un mondo che sta scomparendo , quello della vecchia politica, quello dei vecchi partiti, quello di delegare a qualcuno la difesa dei propri interessi", ha spiegato Grillo. 
Ha aggiunto che dal suo punto di vista "il cambiamento che stiamo vivendo è, prima che politico, antropologico".

A questo proposito ha sottolineato che la loro lotta è quella di "mettere gli esseri umani al centro, fornire gli individui di un reddito", per esprimere la loro creatività. 
Correa ha convenuto che "l'unica economia che ha risorse illimitate è quella delle idee", pur sottolineando che: "noi manteniamo un sistema politico vecchio di tre secoli"

Durante la conversazione, il presidente ecuadoriano ha sottolineato l'importanza che il M5S ha dato alla tecnologia, al punto di essere "la più grande organizzazione politica digitale del mondo". Tuttavia, Grillo ha risposto che esiste "il pericolo" di "perdere il controllo della nostra tecnologia". Ecco perché "la politica è fondamentale , perché la politica deve dire che tipo di mondo vogliamo tra 20 anni".

Populismo anti-sistema

Correa ha detto che sia lui che Grillo sono accusati di essere "populisti" e ha spiegato che è etichettato con quel nome "tutto ciò che mette in pericolo il sistema". A questo proposito, Grillo ha affermato: "Sono orgoglioso di essere un populista, se la parola persone ha ancora senso".

Ha anche detto che "in Italia la sinistra è morta per mancanza di una lingua, per mancanza di narrativa, per mancanza di una storia" ed è per questo che non è più giovane e appassionata" e le ideologie sono finite.
Secondo il suo punto di vista, "ci sono idee buone o cattive, che non sono né di destra né di sinistra". Ecco perché ha insistito sul fatto che la sua intenzione è quella di "far pensare con la propria testa, di dare gli strumenti per consentire di sviluppare le proprie idee".

"Il M5S è nato, ha cambiato il modo di fare politica in questo paese e se domani non ci saremo più non importa, perché avremo già cambiato la politica di questo paese", ha concluso.

(Traduzione dallo spagnolo per l'AntiDiplomatico di Agata Iacono)

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