Carlo Rovelli - L'ipocrisia Usa verso Israele e l'esempio storico dell'Indonesia

6727
Carlo Rovelli - L'ipocrisia Usa verso Israele e l'esempio storico dell'Indonesia


di Carlo Rovelli*


Facevo fatica a capire lo strano fatto che nonostante i ripetuti inviti a fermarsi gli Stati Uniti "non riescano" a tenere a freno Israele. Ma forse qualcosa si chiarisca ricordando gli eventi degli anni '60 e '70 in Indonesia. Una dittatura brutale ha massacrato milioni di persone. Il mondo, compresi gli Stati Uniti, si indignava, condannava, e chiedeva di smettere. Ma di nascosto, ora si sa, gli Stati Uniti sostenevano il massacro, forse il più violento della seconda metà del secolo scorso, perché conveniva alla loro geopolitica.

Le armi americane venivano inviate in Indonesia, in maniera indiretta, perché fosse meno palese. Venivano inviate in Indonesia via Israele. Oggi il governo di Israele è solo un braccio armato dell'impero.

Gli inviti a fermarsi sono una facciata, e molto ipocrita: se gli USA volessero davvero fermare Israele basterebbe una telefonata o la minaccia di diminuire le forniture di armi.

Invece inviano portaerei di sostegno, armi e munizioni a non finire, e ora perfino uomini per "difendere" Israele, cioè garantirne l'impunità, qualunque efferato crimine il governo Israeliano continui a commettere. Come giustamente ha recentemente ribadito Netanyahu con insistenza, parlando al senato americano, "Noi (Israele) combattiamo per i vostri (USA) interessi". Il lavoro sporco gli Americani cercano di farlo fare ad altri. Poi provano a salvare la faccia con inviti a "non esagerare".

Morti e distruzione, intanto, continuano a crescere. E la "colpa" da una parte e dall'altra, è sempre assegnata alla parte opposta, in una spirale di stupide accuse reciproche che ricorda i litigi dei bambini degli elementari e sprofonda nel passato. A fermarsi davvero, e cercare riconoscimento dei problemi altrui, non ci pensa nessuno.

Anzi, si soffia sul fuoco, per meglio "sconfiggere i nemici"...


*Post Facebook del 1 ottobre 2024

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan di Loretta Napoleoni La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?    di Giuseppe Masala Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?   

Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?  

La guerra a Gaza è finita? di Michelangelo Severgnini La guerra a Gaza è finita?

La guerra a Gaza è finita?

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Il non voto. Un grave pericolo di Michele Blanco Il non voto. Un grave pericolo

Il non voto. Un grave pericolo

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti