Il Nicaragua denuncia crimini d'odio e terrorismo dell'opposizione

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Il Nicaragua denuncia i "crimini d'odio" commessi contro i sandinisti e il "terrorismo e colpi di stato" promosso dall'opposizione nelle proteste del 2018.

 

La vicepresidente nicaraguense, Rosario Murillo, ha denunciato il caso di Bismarck Martinez, un lavoratore del municipio di Managua (capitale), il cui corpo è stato trovato quasi un anno dopo essere stato dato per disperso nel contesto della crisi scoppiata l'anno scorso.

 

“Quelli che abbiamo denunciato sono crimini d’odio, crudeli, umilianti, trattamenti degradanti, disumani e distruttivi promossi attraverso il terrorismo, per realizzare un golpe nel nostro paese”, ha lamentato Murillo,che oltre ad essere vicepresidente è moglie del presidente, Daniel Ortega.

 

Il leader sandinista ha sottolineato che il governo ha denunciato e continuerà a denunciare questi crimini, "perché questo è ciò che ha sofferto il popolo nicaraguense".

 

Martinez era un militante sandinista la cui scomparsa è stata segnalata nel giugno dello scorso anno. La scorsa settimana è stato trovato in una fossa e la sua identità è stata confermata dall'Istituto di medicina legale.

 

In base alla versione ufficiale, il lavoratore sandinista in questione è stato rapito, torturato e ucciso da un gruppo di manifestanti dell'opposizione che hanno bloccato la strada nella città di Jinotepe, Carazo (sud), tra giugno e luglio 2018.

 

Il Nicaragua soffre una grave crisi dal 18 aprile 2018, quando le proteste sono iniziate contro le riforme della legge sulla sicurezza sociale, successivamente abrogate. Queste rivolte hanno portato a 199 morti, secondo l'esecutivo del paese.

 

Secondo l'amministrazione di Ortega, dietro i violenti scontri c'era una "cospirazione" e un "colpo di Stato" promosso da gruppi sostenuti dagli Stati Uniti e dal narcotraffico.

 

Il governo continua a lanciare appelli all'opposizione per il dialogo per raggiungere la pacificazione del Nicaragua e porre fine alla crisi socio-politica che ha causato il declino economico, la migrazione e la disoccupazione.

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