Lawfare in Argentina: processo e carcere preventivo per Cristina Kirchner

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In America Latina continua essere utilizzato il lawfare contro gli esponenti progressisti. Dopo Lula, incarcerato senza prova alcuna e per questo escluso dalla tornata elettorale dove era il grande favorito, adesso è il turno di Cristina Kirchner. 

 

Lo schema è lo stesso di quello già visto in Brasile. Cristina è infatti in testa a tutti i sondaggi e con ogni probabilità conquisterebbe di nuovo la presidenza. Dopo il fallimento di Macri che ha riportato l’Argentina al bordo del default. 

 

La Camera Federale di Buenos Aires ha confermato il processo e l’ordine di carcerazione per Cristina Kirchner e l’ex ministro della Pianificazione federale, Julio De Vido, in quanto organizzatori di un’associazione illecita nel caso noto come ‘de los caudernos’. A confermare l’informazione è l’agenzia statale Télam. 

 

Secondo la sentenza dei giudici Leopoldo Bruglia e Paolo Bertuzzi, della Camera Federale, il presidente e altri funzionari dell'amministrazione facevano parte di una "cospirazione" dedicata alla raccolta di fondi illegali attraverso le strutture dello Stato. 

 

Dal processo sono stati stralciati molti imprenditori, tra cui Angelo Calcaterra, cugino del presidente Macri. 


 

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