Per Israele è arrivato il momento di uccidere Bashar al-Assad
E pensare che c’è ancora qualcuno che indica il nordcoreano Kim Jong-Un come un folle che mette in pericolo la pace
In queste ore segnate dalla tensione, dove il mondo guarda con apprensione alle prossime mosse di Donald Trump che potrebbe innescare un’escalation in Siria potenzialmente devastante, forse andrebbe monitorato con maggiore attenzione Israele. Il gendarme statunitense nella regione mediorientale e forse la vera scheggia impazzita.
«È giunto il momento di assassinare Al-Assad» ha dichiarato Yoav Gallant, ministro per la Casa e le Costruzioni, dopo una riunione del gabinetto di sicurezza del regime di Tel Aviv nella città di Gerusalemme.
La scioccante dichiarazione giunge nella stessa giornata in cui il quotidiano Maariv minaccia di «cancellare il governo siriano dalle mappe se l’Iran decide di rispondere all’attacco israeliano alla base aerea T-4» ad Homs, dove hanno perso la vita quattro consiglieri militari iraniani.
Il quotidiano cita alti funzionari israeliani quando afferma: «Se l'Iran decidesse di lanciare un attacco all'esercito israeliano dal territorio siriano, sia il governo che Bashar al-Assad stesso saranno eliminati dalla mappa e dal mondo».
Insomma, dichiarazioni non certo tendenti alla pace o alla moderazione. E pensare che c’è ancora qualcuno che indica il nordcoreano Kim Jong-Un come un folle che mette in pericolo la pace e la sopravvivenza dell’umanità stessa.