Per voi nessun rispetto
di Giorgio Cremaschi
Per voi, ridicoli fascisti che vi rasate la testa per far credere che contenga un cervello, per voi vigliacchi capaci di assumere pose marziali quando siete sicuri che le donne e gli anziani che minacciate non abbiano la forza di prendervi a calci, per voi avanzo della feccia che riemerge dalle fogne della storia, per voi Fronte Veneto, o come cavolo vi chiamate, e per tutti quelli come voi, non c'è rispetto.
Avete rivolto questa frase - per voi non c'è rispetto - ad un gruppo di indifese persone di Como, impegnate ad aiutare altre persone ancora più indifese. Ma quelle parole sono solo per voi.
Pensate che la crisi economica, le ingiustizie sociali figlie di un potere marcio e ipocrita, che vi coccola appena può perché pensa di usarvi come utili idioti, pensate che il sostegno che riceve il vostro fascismo da un sistema che opprime e sfrutta sempre di più, pensate che tutto questo legittimi le vostre infami imprese.
Ebbene vi sbagliate. Agendo così fate riemergere il vostro vero volto bestiale. Se non fingete più, vi rivelate per quello che siete, per quello che siete sempre stati: servi in cerca di padrone, servi che si mostrano forti solo con chi credono più debole di loro.
Con queste azioni vi togliete la maschera di rispettabilità che avevate indossato, gettate nel ridicolo che merita il vostro buffonesco blaterare contro finanza e capitalismo, ma chi ci ha mai creduto, e tornate ad indossare le camice nere dello squadrismo di sempre. Quelle portate da chi picchiava e assassinava gli scioperanti, bruciava le camere del lavoro, riveriva i ricchi e opprimeva i poveri.
E adesso non rimettetevi a fare i piagnoni reclamando il libero confronto democratico. Lo avete detto voi che non c'è rispetto e vi prendiamo in parola. Nessun confronto, nessuna discussione con voi. Per voi non c'è e non ci sarà alcun rispetto, fino a che non scomparirete come il 25 aprile del 1945.