Siria, UE revoca sanzioni, ma gli USA avvertono: si profila una "guerra civile su vasta scala"
L'Alto rappresentante per la politica estera dell'UE, Kaja Kallas, lunedì, ha annunciato che il blocco ha revocato le sanzioni economiche contro la Siria, in vigore da oltre 14 anni.
Kallas, in un post su X ha scritto: "Vogliamo aiutare il popolo siriano a ricostruire una Siria nuova, inclusiva e pacifica. L'UE è sempre stata al fianco dei siriani negli ultimi 14 anni e continuerà a farlo".
Today, we took the decision to lift our economic sanctions on Syria.
— Kaja Kallas (@kajakallas) May 20, 2025
We want to help the Syrian people rebuild a new, inclusive and peaceful Syria.
The EU has always stood by Syrians throughout the last 14 years - and will keep doing so.
Il provvedimento dell’Unione europea fa seguito, come sempre avviene, a quello della scorsa settimana degli Stati Uniti d’America, dove il presidente Donald Trump sorprendendo i funzionari del Tesoro, ha annunciato la fine delle sanzioni del suo governo contro la Siria, in seguito a un incontro con il presidente ad interim autoproclamato Ahmad al-Sharaa.
Martedì mattina, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato al Congresso che la ragione principale per cui sono state revocate le sanzioni alla Siria è quella di consentire ad altri Paesi di fornire assistenza.
"Le nazioni della regione vogliono ricevere aiuti, vogliono iniziare ad aiutarli, ma non possono perché hanno paura delle nostre sanzioni", ha spiegato Rubio, rivelando che Trump ha intenzione di rinunciare al Caesar Act, che impone severe sanzioni a qualsiasi nazione che voglia collaborare con Damasco.
Inoltre, il principale diplomatico della Casa Bianca ha ribadito che Sharaa e il suo governo, composto da ex signori della guerra di Al-Qaeda e ISIS, si trovano ad affrontare sfide che potrebbero portare a una "guerra civile su vasta scala".
"La nostra valutazione è che, francamente, l'autorità di transizione, viste le sfide che sta affrontando, è a poche settimane, non molti mesi, da un potenziale collasso e da una guerra civile su vasta scala di proporzioni epiche, che sostanzialmente porterebbe il Paese alla divisione", ha avvertito Rubio durante un'audizione al Senato degli Stati Uniti.
Ha, inoltre, informato i legislatori che in futuro potrebbero dover revocare il Caesar Act, poiché le deroghe temporanee non sarebbero sufficienti per gli investitori.
Le sanzioni occidentali, principalmente da parte di Stati Uniti e Unione Europea, sono state imposte alla Siria nell'ambito degli sforzi sostenuti dal Golfo e dalla Turchia per rovesciare il governo di Bashar al-Assad. Le misure coercitive hanno accelerato il collasso economico della Siria, spingendo oltre il 90% della popolazione al di sotto della soglia di povertà e lasciando 12,1 milioni di persone in condizioni di insicurezza alimentare.
Pacchetti di sanzioni, come il Caesar Act, hanno inoltre creato ostacoli per le ONG e le organizzazioni benefiche, con il congelamento dei conti bancari e il blocco delle campagne da parte di piattaforme di raccolta fondi come GoFundMe, aggravando crisi come i terremoti del 2023.
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