Direttore CIA: L'Arabia Saudita ha creato terroristi però ha fermato l'espansione dell'Iran ed è uno dei più stretti alleati degli USA

Il direttore della CIA, John Brennan, ha riconosciuto che l'Arabia Saudita è stata una fucina di terroristi, però ha cercato di contrastare l'espansione della rivoluzione islamica dell'Iran in altri paesi, restando allo stesso tempo uno dei più stretti alleati degli Stati Uniti.

10086
Direttore CIA: L'Arabia Saudita ha creato terroristi però ha fermato l'espansione dell'Iran ed è uno dei più stretti alleati degli USA


Gli Stati Uniti restano sempre fedeli alla frase pronunciata da Franklin Delano Roosevelt, a proposito del dittatore del Nicaragua Anastasio Somoza: “Sarà anche un figlio di puttana, ma è il nostro figlio di puttana.“ Parole che ancora oggi sono alla base della politica estera degli Stati Uniti.

A tal proposito, ieri, il  Direttore della CIA, John Brennan, durante un discorso alla Brookings Institution di Washington, ha messo in chiaro che la società saudita è stata usata in passato per la produzione di terroristi, e le organizzazioni fondamentaliste oggi, sostenutie dal regime di Al Saud, continuano ad essere usate da coloro che cercano di promuovere il terrorismo.
 
Nonostante questo, Brennan ha sottolineato che "dopo la rivoluzione iraniana del 1979, la Repubblica islamica ha inviato all'estero il denaro per diffondere la sua ideologia. L'Arabia Saudita ha cercato di contrastarla promuovendo la sua visione conservatrice dell'Islam."
 
A suo parere, il governo di Riyadh è l'erede di un sistema in cui, un certo numero di persone ha creato, sia all'interno che all'esterno del regno, un punto di vista fondamentalista e che cercano di usare l'estremismo, la violenza e il terrorismo per trarre vantaggi.
 



 
Tuttavia, dopo queste dichiarazioni, Brennan ha elogiato gli sforzi del principe ereditario saudita Nayef bin Mohammad, come vice primo ministro e ministro degli interni nel regno arabo, per mantenere la sicurezza interna e contrastare la crescita del gruppo terroristico ISIS, (Daesh in arabo).
 
Infine, ha ricordato che l'Arabia Saudita è uno dei più stretti alleati degli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo ed è stata recentemente oggetto di attacchi da parte dell'ISIS, così come prima da Al -Qaeda.
 
Queste dichiarazioni sono state rilasciate, mentre aumenta la preoccupazione per la situazione della monarchia araba, infatti, già il 20 novembre 2015, il quotidiano nordamericano "The New York Times" ha rivelato in un articolo che l'Arabia Saudita è la versione "bianca" del Daesh, spiegando che i terroristi dell'ISIS nero decapitano, uccidono, lapidano, amputano mani e distruggono il patrimonio culturale e archeologico della gente. L'ISIS bianco, l'Arabia Saudita, anche se si presenta con una spetto migliore, fa lo stesso.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo? di Giuseppe Masala Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

“L’operazione della Resistenza una risposta all’occupazione” di Michelangelo Severgnini “L’operazione della Resistenza una risposta all’occupazione”

“L’operazione della Resistenza una risposta all’occupazione”

Dal concetto alla pratica: la Cina e lo sviluppo globale delle donne   Una finestra aperta Dal concetto alla pratica: la Cina e lo sviluppo globale delle donne

Dal concetto alla pratica: la Cina e lo sviluppo globale delle donne

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Giorgia Meloni e il "weekend lungo" di Paolo Desogus Giorgia Meloni e il "weekend lungo"

Giorgia Meloni e il "weekend lungo"

Premiata con il Nobel l'alter ego di Netanyahu di Geraldina Colotti Premiata con il Nobel l'alter ego di Netanyahu

Premiata con il Nobel l'alter ego di Netanyahu

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev di Marinella Mondaini Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev

Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

 Italia, povertà da record di Michele Blanco  Italia, povertà da record

Italia, povertà da record

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti