Cari britannici l’impero non c’è più!
Sulla presunta volontà del premier cinese Li Keqiang di incontrare la regina Elisabetta
di Diego Angelo Bertozzi
No, quell’indiscrezione del Times sulla presunta volontà del premier cinese Li Keqiang di incontrare la regina Elisabetta come pre-condizione per la sua visita in Gran Bretagna, non deve essere piaciuta alla parte più nazionalista della dirigenza cinese. Deve aver riportato alla mente antiche umiliazioni come quelle che le cannoniere di Sua Maestà imposero al Celeste Impero a partire dalla prima guerra dell’oppio (1839-1842). Tanto da far abbandonare la tradizionale raccomandazione di Deng Xiaoping di tenere nascosta la propria potenza e mostrare una buona dose di umiltà nei rapporti internazionali.
E così un breve editoriale del Global Times (pubblicazione ufficiale legata al Partito comunista cinese) si spoglia di ogni melliflua diplomazia per ricordare ai britannici che i giorni di gloria dell’Impero sono passati e che non è più tempo di bullismo: “La forza nazionale della Gran Bretagna non può essere collocata sullo stesso piano della Cina di oggi, si tratta di una verità difficile da accettare per alcuni cittadini britannici che vogliono ancora sottolineare la loro nobiltà”. E conclude: "Forse i cinesi dovrebbero perdonare il sentimento di confusione della Gran Bretagna [...] Un paese che sorge dovrebbe capire l'imbarazzo di un vecchio impero in declino e, a volte l'eccentricità di atti che servono solo a nascondere tale imbarazzo".
E così un breve editoriale del Global Times (pubblicazione ufficiale legata al Partito comunista cinese) si spoglia di ogni melliflua diplomazia per ricordare ai britannici che i giorni di gloria dell’Impero sono passati e che non è più tempo di bullismo: “La forza nazionale della Gran Bretagna non può essere collocata sullo stesso piano della Cina di oggi, si tratta di una verità difficile da accettare per alcuni cittadini britannici che vogliono ancora sottolineare la loro nobiltà”. E conclude: "Forse i cinesi dovrebbero perdonare il sentimento di confusione della Gran Bretagna [...] Un paese che sorge dovrebbe capire l'imbarazzo di un vecchio impero in declino e, a volte l'eccentricità di atti che servono solo a nascondere tale imbarazzo".