Gianni Minà: "Ora l'ultima avventura, la più bella"

9115
Gianni Minà: "Ora l'ultima avventura, la più bella"

 

"Ora quest’ultima avventura, la più bella, ma anche la più complicata: l'apertura degli scatoloni con le cassette di lavorazione di tutto quello che ho prodotto in 60 anni di attività. E' liberatorio, è edificante lasciare quello che si fa a chi vuole conoscere, approfondire. Ti rendi conto così che tutto quello che hai fatto ha un senso."

Un Maestro per noi de l'AntiDiplomatico, Gianni Minà, insieme a sua moglie Loredana Macchietti ha lanciato ieri un progetto di crowfunding per digitalizzare e rendere fruibile ai posteri l'immenso patrimonio culturale e umano creato in questi 60 anni di straordinaria attività. Abbiamo avuto l'onore di potergli rivolgere alcune domande per spiegare meglio il progetto.

Vi invitiamo a sostenere e diffondere il più possibile questa iniziativa di un grande uomo e di un Gigante in una professione divenuta di lillupuziani.

 

L'INTERVISTA

 

 

Gianni ci puoi spiegare più nel dettaglio l'iniziativa lanciata con tua moglie Loredana?

"E' un progetto grande, con mia moglie Loredana Macchietti ci stiamo lavorando dal 2008, in occasione di una manifestazione che facemmo alla Casa del Cinema per festeggiare i 50 anni della mia professione. 
Ma è lei che ci sta lavorando da allora: ha sempre sostenuto che questi lavori, interviste, incontri non dovevano finire con la nostra vecchiaia, ma dovevamo restituire le occasioni, il privilegio di conoscere così tanti luoghi e persone trasformandolo in un volano, un sussidio per le nuove generazioni. Purtroppo una Fondazione o un Fondo, pur con tutta la buona volontà di chi lo gestisce, non riesce mai ad arrivare ai pubblici più variegati. Il progetto poi si è trasformato in prodotti editoriali, con la pubblicazione del primo libro "Alì" edizioni Eri (una raccolta dei migliori articoli su Muhammad Alì) e "Così va il mondo" (un libro-dialogo politico con Giuseppe De Marzo) edizioni  gruppo Abele. Poi  abbiamo continuato con il mio libro autobiografico "Storia di un boxeur latino" con gli amici della minimun fax, che a maggio scorso mi hanno pubblicato pure gli estratti degli articoli e interviste su Diego Maradona. Mancava all'appello un documentario, ma ci ha pensato Loredana, che ha curato la regia di "Gianni Minà, vita di un giornalista" che ha aperto il BiFest di Bari. Ora quest’ultima avventura, la più bella, ma anche la più complicata: l'apertura degli scatoloni con le cassette di lavorazione di tutto quello che ho prodotto in 60 anni di attività. E' liberatorio, è edificante lasciare quello che si fa a chi vuole conoscere, approfondire. Ti rendi conto così che tutto quello che hai fatto ha un senso." 

 

Ti aspettavi un sostegno popolare così caloroso?

La dimostrazione di affetto che ho ricevuto il giorno del mio 84esimo compleanno mi ha commosso profondamente. E' stata la prova che il mio lavoro, la mia passione hanno lasciato un segno, che i miei servizi, i miei documentari, le interviste che ho fatto, hanno permesso alle persone di conoscere un pezzo di mondo. E’ stata insomma la prova provata del ruolo della mia professione che è un servizio sociale, come hanno sempre detto i miei maestri.

 

Ti ha ferito l'atteggiamento della Rai e dei media italiani in questi anni?

Io non posso avercela con la Rai, lì in parte sono cresciuto professionalmente, ho conosciuto le persone che mi hanno insegnato la professione di documentarista: Zavoli, Barendson, Ghirelli. Alcuni direttori illuminati hanno creduto in me, altri non mi hanno fatto lavorare. Così va la vita, ma ringrazio questi ultimi, perchè mi hanno dato la spinta a cercare per il mondo i miei scoop che sono stati poi acquistati dalla Rai stessa.  Piuttosto bisognerebbe fare una petizione popolare per salvare tutto il materiale cosiddetto orfano" della Cineteca. Materiale prezioso di cui non si sa più di chi è la proprietà, bloccato, nell'impossibilità di rimandarlo in onda o su Rai Play. La Rai purtroppo non può fare nulla, perchè legalmente non è suo. Ci vorrebbe un pool di politici coraggiosi che facciano diventare tutta questa ricchezza di proprietà dell’Azienda. Verrebbe così a galla il vero tesoro della Rai, la memoria storica, culturale e tecnica che potrebbe rivendere in tutto il mondo. Ma è pura utopia. Con questa iniziativa di oggi, almeno il mio materiale non verrà disperso, perchè diventerà materiale e memoria di tutti. 

 

Citando Galeano hai definito il progetto una utopia necessaria. Necessaria soprattutto per le nuove generazioni a cui e' dedicato. Quale è la responsabilità più grande oggi delle classe dirigente attuale verso i giovani?

Ultima domanda, ma difficile: la responsabilità dei politici verso le nuove generazioni? Negli ultimi 30 anni abbiamo assistito increduli allo sgretolamento di tutto, dell'ideologia, della buona politica, del buon giornalismo. E' impressionante la distanza siderale che c'è tra la popolazione e chi ci governa, ma mi piace pensare che in questo deserto culturale, politico e mediatico (con un aumento a dismisura di “contenuti”, ma una drastica diminuzione di qualità dell’informazione) si sentiranno più forti le voci di chi ha veramente qualcosa da dire alle nuove generazioni. Intanto in Italia ci sono tantissimi movimenti che stanno lavorando dal basso per un nuovo modo di vivere e convivere. In silenzio ma laboriosamente. Basta dare loro la voce e la speranza di un mondo migliore sarà per tutti a portata di mano.

 

Per chiunque volesse sostenere il progetto di Gianni Minà e Loredana Macchietti

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese di Giuseppe Masala La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo   Una finestra aperta L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti