Il furbastro, il fanatico, il fedele

14015
Il furbastro, il fanatico, il fedele



di Giorgio Cremaschi
 

Il Russiagate in salsa lumbard è profondamente ridicolo, ma rivela una realtà tragica.


Ridicolo è Salvini, capitato in un gioco molto più grande delle sue piccole dimensioni. Ora il leader della Lega si comporta come uno Scaiola qualunque, tutto è a sua insaputa.

 

Sarà la magistratura ad accertare se son girati davvero soldi, o se i pataccari della Lega Lombarda abbiano cercato solo di millantarsi con Putin.


Il fatto vero è che questo scandalo esplode proprio appena dopo che Salvini si era recato a Washington, per giurare al vicepresidente Pence, a destra di Trump, obbedienza su tutti fronti nei quali gli USA sono in conflitto con la Russia. Comprese quelle sanzioni che il leader della Lega aveva solennemente dichiarato di voler togliere appena giunto al governo e che poi ha confermato per due volte.


Nella politica italiana di oggi la cialtroneria per un po’ paga, in quella internazionale mai. Salvini ha fatto il bullo furbastro con Putin e Trump quasi contemporaneamente. Non si fa; e c’è solo da chiedersi se siano stati gli USA a far esplodere lo scandalo per mettere alla prova il nuovo burattino, o se sia la Russia a voler liquidare chi ha accreditato decisioni e potere che non aveva a disposizione.


Mentre Salvini sprofonda in un ridicolo dai cui danni lo salva solo il degrado attuale della politica italiana, i suoi principali competitori non sono da meno.

 

Zingaretti ha scritto un commento che è una pura supercazzola. Tra disintegrazione della UE e multilateralismo di non si sa chi, il segretario del PD però una cosa la dice con chiarezza: viva gli USA, viva la NATO.


Zingaretti si mostra un fanatico del partito americano come una volta i socialdemocratici del PSDI, tra i quali quell’Antonio Cariglia a cui il leader del PD fisicamente un poco somiglia e che il grande Fortebraccio definiva con la fronte inutilmente spaziosa.


Di Maio infine ha detto poco, per non rischiare qualche problema ad un governo cui è attaccato come una cozza. Per altro da almeno due anni il leader cinquestelle ha proclamato la propria FEDELTÀ agli USA. Sì, proprio fedeltà è la parola usata usata dal vicepremier, che così ha voluto scavalcare tutti gli altri leader nella gara a chi più accontenta il padrone americano. Siamo euroatlantici ha poi più volte aggiunto Di Maio, rispolverando un termine della guerra fredda.


Insomma i tre principali leader politici italiani – il furbastro, il fanatico, il fedele – sono tre servi degli USA che non riescono a non essere ridicoli nella loro gara di servitù.


E questo è l’aspetto tragico per un paese i cui leader principali all’estero sono valutati con una quarta F, quella dei fessi.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza” di Michelangelo Severgnini RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza”

RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza”

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo di Francesco Santoianni Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente di Francesco Erspamer  Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Il vocabolario è saturo di Paolo Desogus Il vocabolario è saturo

Il vocabolario è saturo

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi" di Marinella Mondaini Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania di Michele Blanco Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania

Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti