Il nuovo presidente di Panama riesaminerà il riconoscimento a Juan Guaidó
Domenica scorsa Laurentino "Nito" Cortizo, sostenuto dal partito di centro-sinistra "Uniendo Fuerzas", ha vinto le elezioni presidenziali con oltre il 33% dei voti totali.
Un breve profilo scritto dalla BBC segnala che "Cortizo, 66 anni, ha iniziato la sua carriera come imprenditore nel campo dell’edilizia e del bestiame prima di entrare in politica come deputato nel 1994. Lo ha fatto come membro dell’ormai defunto Partido Solidaridad, ma dal 2004 milita nel Partito Democratico Rivoluzionario (PRD), che si definisce socialdemocratico”.
Questa organizzazione è stata fondata, la BBC continua, "da Omar Torrijos, la formazione è considerata la più grande forza politica del paese, ma non conquista la presidenza da 10 anni".
La vittoria di Cortizo potrebbe segnare un cambiamento nella politica panamense, caratterizzata negli ultimi anni da un cieco sostegno alla strategia degli Stati Uniti, soprattutto sul Venezuela, dove sono gli "alleati" del continente sono stati spinti ad adottare misure che violano il diritto internazionale come il riconoscimento del governo artificiale di Juan Guaidó.
Su questa particolare questione Cortizo ha preso posizione durante la campagna elettorale. Il 14 aprile, come riporta l'agenzia di stampa spagnola EFE, Cortizo ha affermato che “sottometterà a revisione le azioni di Panama nel Gruppo di Lima, tra cui il riconoscimento di Juan Guaidó come presidente”.
Los resultados de las elecciones presidenciales panameñas dan como ganador al candidato Laurentino Cortizo, quién el 14 de abril declaró que "someterá a revisión las actuaciones de Panamá en el Grupo de Lima, incluyendo el reconocimiento de Juan Guaidó como presidente" pic.twitter.com/eAaBS2kEVA
— Misión Verdad (@Mision_Verdad) 6 maggio 2019
Laurentino Cortizo ha dicho que “revisará actuación de su país con respecto a #Venezuela, sobre todo las posiciones que ha adoptado dentro del Grupo de Lima.“ Asumiría la presidencia de #Panamá el 1 de julio de 2019. https://t.co/5BIUNvSiLB
— Mariano de Alba (@marianodealba) 6 maggio 2019