Il tabù MES per i "progressisti rispettabili"

653
Il tabù MES per i "progressisti rispettabili"


Quello che davvero stupisce è che il lungo ed estenuante dibattito sul MES sia oggetto di attenzione di una piccola, piccolissima minoranza. Le conseguenze politiche e sociali dell'impiego di questo strumento economico sono enormi. E lo sono soprattutto ora che appare sempre più chiaro dopo la pandemia l'UE tornerà a imporre il patto di stabilità e la realizzazione degli accordi presi con il fiscal compact. Ai più sembra però non interessare.

Ancora più sorprendente è poi il silenzio dei ceti intellettuali, come se non fossero coinvolti, come se vivessero altrove. A molti di loro sembrano bastare le rassicurazioni di Zingaretti, gli editoriali di Fubini o gli interventi di qualche imbecille che pontifica su quanto sia bella l'austerità. Ci sono naturalmente numerose eccezioni, alcune notevoli per coraggio e sacrificio: in certi ambienti criticare l'UE non è infatti permesso, è inopportuno, non è da "progressisti rispettabili".

Bisogna purtroppo riconoscerlo, università, quotidiani, riviste e centri studi stanno assumendo la forma di fabbriche di conformismo e di ignavia.

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace di Giuseppe Masala Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta" di Michelangelo Severgnini Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Come la Grecia di Michele Blanco Come la Grecia

Come la Grecia

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti