Ormai gli indici borsistici mondiali seguono Shanghai

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di Pasquale Cicalese

Ieri New York ha perso 400 punti,1,4% dell'indice dopo che era stato diffuso l'indice Ism manifatturiero Usa. Dato precedente 51.2, dato previsto 51.4, dato reale 49.1. In contrazione. Pare che gli Usa stiano perdendo la guerra commerciale con la Cina se, a quanto pare, lo stesso Presidente della potente Camera di Commercio Usa, Dohuane, ha chiesto a Trump l'immediato ritiro dei dazi.

Oggi invece si rivela la potente macchina cinese della domanda interna. Stanotte sono usciti i dati dell'indice Caixin sui servizi in rialzo al 51.2. Motore sono i consumi interni e gli sgravi fiscali ai redditi medio bassi decisi il 24 dicembre, come pronta risposta cinese ai dazi americani. Loro hanno il mercato interno più grande al mondo, solo la classe media supera la stessa popolazione americana. Non è stata una grande idea far loro una guerra commerciale, si evince.

E oggi i mercati asiatici ed europei seguono quello cinese dopo il dato Caixin. Un mondo è finito e la stessa Europa non sembra accorgersene.

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