Poroshenko impone la legge marziale nel silenzio tombale degli antifà italiani

Dopo le provocazioni contro la Russia nello Stretto di Kerch, il regime golpista di Kiev limita le residue libertà costituzionali. Con l’assenso degli antifascisti ad intermittenza, che non provano pietà per le vittime dei fascisti (quelli veri) ucraini.

6999
Poroshenko impone la legge marziale nel silenzio tombale degli antifà italiani


 
di Omar Minniti
 

In Ucraina c’è un regime golpista, che ha defenestrato – con l’appoggio di potenze straniere, in primis Usa, Ue ed Israele – un presidente democraticamente eletto. All'interno della giunta che tiene il paese sotto il pugno di ferro,  così come ai vertici dell’esercito e della polizia, ci sono innumerevoli elementi con esplicite idee naziste o ultranazionaliste.

In Ucraina operano diversi battaglioni paramilitari, che si coordinano con le forze armate regolari, ispirati dal pensiero e dall’opera di Stepan Bandera, criminale di guerra e collaborazionista delle truppe hitleriane. Veterani delle SS ed altri traditori che hanno servito le truppe nazifasciste durante l’aggressione all’Urss vengono insigniti, in cerimonie pubbliche, dei massimi onori. Le forze marxiste sono state messe al bando, a cominciare dal PC ucraino, ed è in atto una repressione feroce nei confronti delle minoranze etniche, linguistiche e religiose, che in alcune aree del paese sono maggioritarie, vedi i russofoni. Dal 2014 perdura nelle regioni orientali del Donbass una sanguinosa offensiva militare del regime, costata la morte e la mutilazione a migliaia di civili e l’esodo di milioni di persone.



L’economia del paese è tornata all'età della pietra, con stipendi da fame e disoccupazione, prezzi e povertà alle stelle. L’Ucraina è diventata centrale mondiale della prostituzione, del traffico di organi e della barbara pratica degli uteri in affitto per ricchi occidentali, nonché meta protetta di gruppi terroristici jihadisti. Che combattono al servizio della giunta di Kiev. Per arginare il malcontento popolare contro questa situazione disastrosa, Poroshenko e gli altri gerarchi continuano ad agitare lo spauracchio dell’ “aggressione russa”, anche grazie al megafono delle “democrazie” occidentali e della stampa “liberale”. Gravi provocazioni sono state effettuate, nello Stretto di Kerch, contro il governo di Mosca nei giorni scorsi, precedute da quelle contro l’Ungheria e la minoranza magiara della Transcarpazia.

Notizia dell’ultima ora, è la proclamazione da parte del regime della legge marziale: 30 giorni, prorogabili, in cui vengono limitati ulteriormente diversi diritti costituzionali e si da mano libera alle forze armate di reprimere il dissenso. Un articolo di questa legge è stato secretato. Non è da escludere che preveda l’opzione di detenere, torturare e finanche passare per le armi, senza processo, cittadini ed attivisti accusati di “cospirare con il nemico”.

Tutto ciò, senza la benché minima presa di distanze da parte degli “antifascisti” italiani (uso le virgolette,  per distinguerli da altri e per rispetto e devozione verso la  Lotta di Liberazione ed il sacrificio dei nostri Partigiani). Sia da parte di quelli istituzionali alla Fiano, Boldrini, Pittella, Quartapelle che, anzi, nella maggior parte dei casi rilanciano la propaganda ucraina e rigirano la frittata, dando come al solito tutta la colpa al cattivone Putin. Sia dei vati dell’intellighenzia liberale alla Roberto Saviano e Michela Murgia (l’autrice del famigerato “Fascistometro” che, però, non si accorge della presenza di nazi in Ucraina). Sia degli “antifà” stradaioli, che vedono fascisti ovunque, tranne dove si materializzano davvero. Ennesima lampante dimostrazione di come per i suddetti lo slogan “ora e sempre Resistenza”, pronunciato da chi la memoria della Resistenza la offende agendo in questo modo, sia solo una strumentale foglia di fico indossata a comando. Quando e dove torna utile all’élite Ue ed alla Nato. L’ “antifascismo” al servizio dei piani del grande capitale e dell’imperialismo, che non prova pietà per le vittime dei nazifascisti – quelli veri, non immaginari – in Ucraina. 
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Roger Waters "I nuovi mostri" - Roger Waters

"I nuovi mostri" - Roger Waters

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE   Una finestra aperta La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La sinistra, l'America, e l'Occidente di Giuseppe Giannini La sinistra, l'America, e l'Occidente

La sinistra, l'America, e l'Occidente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

L'orrore e' il capitalismo di Giorgio Cremaschi L'orrore e' il capitalismo

L'orrore e' il capitalismo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti