Raid Usa in Siria. 12 morti, compresi donne e bambini
Elicotteri guidati dalla coalizione statunitense hanno effettuato un'operazione nel nord-ovest della Siria, vicino al confine turco, nell'area tra le province di Idlib e Aleppo.
Fonti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR) con sede a Londra hanno confermato che ieri gli elicotteri della coalizione statunitense, equipaggiati con armi pesanti, hanno preso di mira una serie di aree vicino al villaggio di Deir Ballut.
Il conflitto a fuoco è stata accompagnata da un lancio aereo di soldati statunitensi nell'area, i quali anche fatto annunci tramite altoparlanti chiedendo ai residenti di spostare tutte le donne e i bambini in una delle case del villaggio poco prima che facessero irruzione.
Secondo (SOHR) gli Stati Uniti hanno affermato che l'operazione era stata organizzata per catturare un miliziano non siriano affiliato ad Al-Qaeda nel campo di Atmah nella regione, dove alcuni leader militanti hanno stabilito una base.
La gente del posto ha riferito di aver sentito spari e bombardamenti. Gli scontri hanno provocato numerose vittime. Un residente ha detto all'Afp che almeno 12 persone sono rimaste uccise negli scontri. Il SOHR precisa che fra le vittime ci sono anche donne e bambini.
L' AFP ha anche citato Charles Lister, del Washington Institute con sede a Washington DC, che ha riferito che i residenti locali con cui avrebbe parlato hanno riferito di combattimenti durati per circa due ore.
Ha aggiunti che la coalizione statunitense "voleva chiunque fosse vivo".
Il direttore dell'SOHR, Rami Abdel Rahman, ha dichiarato all'AFP che l'operazione è stata la "più grande" della coalizione guidata dagli Stati Uniti dall'operazione dal 27 ottobre 2019 che portò all'eliminazione di Abu Bakr al-Baghdadi, il leader dell'ISIS.