Venezuela, Cuba e Argentina condannano la violenza di Israele contro i palestinesi
Dall'America Latina, dai paesi socialisti e progressisti un'ondata di indignazione e condanna contro la violenza dell'occupazione israeliana contro i palestinesi. "La Repubblica Bolivariana del Venezuela esprime la sua più forte condanna per le nuove azioni violente e ingiustificabili commesse contro il nostro fratello popolo palestinese" dalle forze israeliane ad Al-Quds (Gerusalemme), si legge nel comunicato del ministero degli Affari esteri venezuelano.
#COMUNICADO | Venezuela condena las nuevas acciones violentas contra el Pueblo palestino por parte de Israel, y hace un llamado de alerta a la comunidad internacional, reafirmando su posición histórica en defensa de la soberanía, independencia y autodeterminación de Palestina ????????. pic.twitter.com/XRmD04YsDK
— Jorge Arreaza M (@jaarreaza) May 11, 2021
Il ministero degli Esteri argentino ha rilasciato un comunicato, pubblicato anche sul proprio account Twitter, sottolinea nella sua nota che "l'uso sproporzionato della forza da parte delle unità di sicurezza israeliane di fronte alle proteste per possibili sfratti di famiglie palestinesi dalle loro case nei quartieri di Sheikh Jarrah e Silwan, nonché la risposta attraverso il lancio di missili e incendiarie ordigni dalla Striscia di Gaza […] tutto questo ha portato a un'escalation di violenza, che condanniamo, che ha causato numerosi morti, centinaia di feriti e portato maggiori sofferenze alla regione e ai suoi abitanti”.
Cuba ha accusato anche gli Stati Uniti per il sostegno che fornisce al regime israeliano e per i suoi bombardamenti "indiscriminati" contro il popolo palestinese.
Il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez, ha scritto sul suo account Twitter: "Cuba condanna fermamente gli attentati indiscriminati di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza."
Il capo della diplomazia cubana ha anche denunciato il "sostegno permanente degli Stati Uniti a questi crimini " perpetrato dall'entità sionista contro la popolazione bloccata di Gaza.