Venezuela, l'esercito dispiega i sistemi antimissile russi S-300 a Caracas
Nel bel mezzo della tensione tra Venezuela e Stati Uniti, il governo bolivariano ha deciso di dispiegare una batteria di missili S-300 di produzione russa nelle vicinanze di Caracas, la capitale venezuelana.
Secondo l'operatore satellitare israeliano ImageSat International (ISI), la Forza Armata Nazionale Bolivariana del Venezuela (FANB) ha schierato una batteria di missili russi S-300, che sono entrati in servizio nella base aerea di Capitán Manuel Ríos, situato nello stato di Guárico, nel nord del paese bolivariano, dopo una serie di test effettuati nel febbraio 2019.
Il dispiegamento di questi sistemi di difesa è probabilmente legato ai preparativi del governo chavista presieduto da Nicolás Maduro per rispondere a una possibile invasione militare da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati.
I sistemi S-300 in Venezuela rappresentano lo scudo antimissile più avanzato in tutta l'America Latina e nella regione non hanno confronti.
#Followup: #Venezuela has put the #S300 into #operational readiness, after conducting drills in February 2019 (as reported previously by #ISI).#Colombia #intelligence #Satellite #military #defence #defense #MaduroRegime #Update #imagery pic.twitter.com/JerkoIcozn
— ImageSat Intl. (@ImageSatIntl) 24 marzo 2019
Il dispoegamento di queste armi russe in Venezuela avviene in un momento in cui le tensioni politiche tra Caracas e Washington si sono intensificate dal 23 gennaio scorso, quando il leader dell'opposizione, Juan Guaidó, capo dell'Assemblea Nazionale venezuelana (AN), in stato di oltraggio dal 2016 e controllata dall'opposizione - si è autoproclamato "presidente ad interim" del paese e immediatamente, il governo degli Stati Uniti lo ha riconosciuto.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, inoltre avvertì che "tutte le opzioni erano sul tavolo" per sostenere i golpisti.