Come è stata la copertura mediatica internazionale delle elezioni in Venezuela?
I media mainstream allineati con i settori della destra internazionale insistono nel dare informazioni parziali sul processo elettorale
Il processo elettorale svolto questa domenica in Venezuela ha portato alla vittoria del presidente Nicolás Maduro, che è stato rieletto per il periodo 2019-2025 con il 67,7 per cento dei voti (per un totale di 5.823.728 voti).
Tuttavia, i media mainstream allineati con i settori della destra internazionale insistono nel dare informazioni parziali sul processo elettorale.
La copertura mediatica in Colombia, Stati Uniti, Spagna - solo per citare alcuni paesi - è basata su una campagna contro il governo venezuelano, che ha l'intenzione di screditare le conquiste della rivoluzione e non riconoscere la posizione di coloro che hanno partecipato al processo elettorale.
Presunte irregolarità
Una delle principali informazioni che la stampa straniera riecheggia riguarda le accuse di brogli lanciate dai candidati dell'opposizione Henri Falcón e Javier Bertucci. Falcón ha persino chiesto che le elezioni si tengano di nuovo nell'ottobre 2018.
Questi media omettono le dichiarazioni rilasciate dai 150 osservatori internazionali, provenienti da 40 paesi in Africa, Asia, America, Europa e Oceania, che hanno evidenziato la trasparenza e l'efficacia del sistema elettorale venezuelano durante tutto il processo elettorale.
"Non conosco nel mondo un processo elettorale più trasparente e rigoroso di quello del Venezuela. Ho visto che qui c'è un'atmosfera festiva e democratica", ha dichiarato l'osservatore internazionale e rappresentante permanente della Missione dell'Unione Africana negli Stati Uniti. Uniti, Arikana Chihombori Quao.
#MinutoAMinuto te estamos contando las elecciones de #Venezuela de este #20Mayo // Roy Chadertón, ex embajador ante la OEA, acompaña hoy a los acompañantes internacionales: "estamos en la calle a pesar de los deseos de #EEUU y #Colombia" #VotaPorVenezuela #VenezuelaDecide pic.twitter.com/7UGQHykaES
— Esther Yáñez (@EstherYez) 20 maggio 2018
Per evitare dubbi su eventuali irregolarità nel processo, il presidente rieletto ha esortato gli osservatori internazionali a rimanere nel paese fino a quando tutti i voti non siano stati verificati.
Attacchi sull’affluenza
A loro volta, queste stesse fonti sottolineano che c'è stata una bassa affluenza alle elezioni, il 48% circa.
Tuttavia, in altri processi elettorali come quello che ha portato all’elezione di Macron in Francia (in cui la partecipazione era del 42% nel 2017) o lo stesso Donald Trump negli Stati Uniti. (con il 46% dei voti e il 54% di affluenza) hanno ignorato qualsiasi riferimento su questo punto.
Anche la percentuale di affluenza per Juan Manuel Santos, che era vicina al 47% nel 2014 (simile a quella ottenuta da Nicolás Maduro), non è stata un fattore da evidenziare in fase di analisi.
Nonostante una guerra economica contro il Venezuela e una campagna di boicottaggio nazionale e internazionale, espressa dalle minacce dei governi interventisti, più di 8.603.936 milioni di persone sono andate alle urne e hanno esercitato il loro diritto di voto in un giorno di pace e tranquillità senza incidenti degni di nota.