Laura Boldrini incontra Facebook: prove tecniche di bavaglio alla rete
di Francesco Santoianni
Mettere il bavaglio alla Rete? Ci stanno provando in molti, ad esempio tacciando chiunque si esprima contro le guerre della NATO o contro le feroci politiche dell’Unione Europea come un “emissario di Putin”. Un maccartismo basato su imperscrutabili “ricerche” di aziende come Buzzfedd, miranti a dimostrare un tenebroso complotto; “ricerche” che poi si dissolvono come neve al sole quando si scopre che “il cuore del complotto” altro non è che la moglie del ministro Brunetta.
Ora ci prova anche la Boldrini - forte di un recente convegno contro le “bufale” sulla Rete - incontrando a Montecitorio i vertici di Facebook, dai quali pretende di fare apporre il pulsante “attenzione odio” ai post che, - secondo lei e, quindi, secondo una qualche imperscrutabile struttura – sono bufale. Il tutto in continuità con la “Commissione contro l’odio” recentemente istituita dalla Boldrini e intitolata alla memoria di Jo Cox: “martire dell’anti-europeismo” e già testimonial di innumerevoli bufale finalizzate al proseguimento della guerra alla Siria.