L'Iran sostituisce il dollaro con lo yuan come valuta di riferimento
L'Iran elimina il dollaro USA dalla sua piattaforma ufficiale di segnalazione del cambio e lo sostituisce con lo yuan cinese.
Il sito Web Sanarate.ir, la piattaforma affiliata alla Banca Centrale dell'Iran (BCI), ha escluso, lunedì scorso, la valuta statunitense nel tentativo di abbandonare il dollaro nel commercio del paese persiano.
La pagina digitale mostra i tassi medi delle valute più negoziabili in Iran, come il dollaro, l'euro e il dirham degli Emirati Arabi Uniti (EAU). Anche le ricerche negli archivi di Sanarate sono iniziate lunedì per mostrare lo yuan anziché il dollaro.
Le tariffe sono le cifre medie di trading ottenute da uffici di cambio con licenza in tutto l'Iran a diversi intervalli della giornata.
Domenica scorsa, i prezzi del dollaro hanno superato quelli dell'euro, un fenomeno "irragionevole", secondo gli economisti iraniani, dal momento che la valuta statunitense era venduta a prezzi inferiori alla moneta europea.
Nelle operazioni di domenica, il dollaro a Sanarate ha superato i 102.800 riyal (la valuta nazionale dell'Iran), mentre l'euro si è attestato a circa 93.880 riyal. Il prezzo medio dello yuan nel trading di lunedì è stato collocato a 11 688 riyal.
Il governo iraniano ha sostituito il dollaro USA per l'euro in aprile per le sue transazioni di commercio estero, nel tentativo di porre fine al regno della valuta statunitense contro il rial e bilanciare il mercato valutario persiano.
La Repubblica islamica ha anche promosso altri piani per bilanciare il mercato dei cambi dagli Stati Uniti che si sono ritirati lo scorso maggio dall'accordo nucleare del 2015 con l'Iran. Il 7 agosto scorso, Washington ha reintrodotto un primo round di sanzioni anti-iraniane che era stato revocato con l'approvazione del patto nucleare. Questi embarghi influenzano il rial, tra gli altri settori.
Il 7 agosto la BCI ha implementato un nuovo piano di cambio valuta che ha allentato il mercato monetario e dell'oro nella capitale iraniana, Teheran, il principale centro finanziario del Paese. Le autorità persiane sperano che queste iniziative, proposte dal governo, possano mitigare gli effetti delle sanzioni.