Marò, altre due settimane in carcere. Braccio di ferro Italia-India sulla giurisdizione
Il caso dei due marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani, scambiati per pirati, al largo delle coste del Kerala continua ad essere al centro dell’attenzione dell’azione diplomatica del governo italiano. La magistratura di Kochi ha esteso la custodia giudiziaria per i due soldati italiani ad altri 15 giorni da trascorrere nel penitenziario di Trivandrum. Slitta nuovamente la pronuncia dell’Alta Corte del Kerala sul ricorso per difetto di giurisdizione, presentato dagli avvocati delle parti. L’energico Vice Ministro degli Esteri Staffan De Mistura è in India, dove continua a fare pressioni per una più celere risoluzione del caso. Il Sottosegretario italiano si è anche espresso su alcune affermazioni rilasciate dal Ministro degli Esteri indiano che nei giorni scorsi aveva detto che le autorità del Kerala avevano fatto bene ad arrestare i due marò e che la magistratura contribuirà a risolvere l’impasse.
Per Nuova Dehli, quindi, sembra che la giurisdizione da applicare sembra senza alcun dubbio quella indiana e che sia impensabile un trasferimento dei soldati in italia per essere sottoposti al giudizio della magistratura del paese mediterraneo. Continuano poi le trattative per far tornare in Europa la nave Enrica Lexie. Probabilmente aumentando la cauzione per l’autorizzazione a partire, l’imbarcazione italiana potrebbe lasciare il porto di Kochi e tornare definitivamente in Italia.