Perù, Castillo: "Difendiamo il voto di chi non ha voce"

Perù, Castillo: "Difendiamo il voto di chi non ha voce"

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Il candidato della sinistra marxista Pedro Castillo, vincitore delle elezioni ma non ancora proclamato ufficialmente presidente, ha rigettato le richieste di annullamento delle elezioni presidenziali in Perù per presunti brogli denunciate senza prove dai politici che sostengono la sua avversaria di destra Keiko Fujimori, figlia del dittatore Alberto, che cerca disperatamente di annullare voti ottenuti da Castillo pur senza presentare alcuna evidenza concreta dei brogli denunciati. 

La destra continua nel “voler ribaltare un'elezione” ha denunciato Castillo in una conferenza con la stampa internazionale. Il maestro rurale ha inviato un caloroso saluto a coloro che difendono il voto a favore della sua candidatura, che, ha detto, rappresenta "quelle fasce di popolazione che non hanno mai avuto voce".

Castillo ha poi ribadito che vigilerà affinché "la volontà popolare" sia rispettata e che non permetterà "che le persone oppresse continuino a essere ancora discriminate per altri anni”. La destra di Fujimori continua a lavorare per ribaltare il risultato scaturito dalle urne o annullare il voto, ma per Castillo “la democrazia è l'unica via d'uscita”. 

Il maestro rurale sul punto di una storica affermazione, ha poi espresso tutta la sua preoccupazione per il fatto che ci siano ancora appelli a non credere al risultato delle elezioni. Per questo motivo ha esortato i peruviani a mantenere la calma mentre l'Ufficio nazionale dei processi elettorali (ONPE) termina il conteggio dei voti. 

“Si sono dette alcune cose già prima della campagna elettorale. Attendiamo i risultati, ma anche così ci sono voci che provengono da personalità con esperienza politica di voler ricorrere alle vie legali per contrastare la volontà popolare del popolo peruviano (…) In questo momento salutiamo il popolo peruviano. Solo dallo spazio democratico faremo avanzare il Paese, le persone e le comunità”, ha affermato Castillo. 

La differenza di appena lo 0,25% con cui Castillo supera la candidata Fujimori di destra ha indotto i politici favorevoli alla figlia del dittatore a chiedere la cancellazione delle elezioni in cui un insegnante delle Ande salirebbe al potere per la prima volta. Secondo l'Ufficio elettorale con il 99,9% dei voti scrutinati Castillo raggiunge il 50,1% e Fujimori il 49,9%. La differenza è di soli 44.185 voti. 

Il fujimorismo continua a battere forte sulla denuncia di brogli ma al momento prove concrete non ne ha presentate. 

Al momento, il partito di Fujimori, Fuerza Popular, non ha presentato alcuna prova concreta a sostegno di quanto denuncia con veemenza. Le migliaia di voti che la destra cerca di annullare provengono da zone remote e povere del Paese che hanno votato a stragrande maggioranza per la sinistra.

Ronald Gamarra, avvocato della squadra di Castillo, ha detto ai giornalisti di riconoscere il diritto di contestare i voti del partito di Fujimori, ma “quello che non si può fare è abusare del diritto con la lugubre idea di ignorare i diritti di oltre 200.000 cittadini e cittadine a cui, durante i 200 anni di storia della repubblica, si è provato a negare quei diritti”.

Il presidente ad interim Francisco Sagasti ha dichiarato martedì che la missione elettorale dell'Organizzazione degli Stati americani (OSA) lo ha informato che il primo turno presidenziale e il ballottaggio del 6 giugno si sono svolti "senza sbavature e senza problemi".

"Non dobbiamo avere fretta, tanto meno usare parole totalmente inappropriate come frode", ha detto Sagasti.

Castillo ha subito i brogli

A ribaltare la visione sul Perù è l’avvocato Beatriz Mejia, la quale afferma che Castillo sarebbe vittima di brogli. Mejía ritiene che "c'era già una frode montata dal primo turno, ma non dalla parte di Pedro Castillo". Perché, secondo l’avvocato peruviano c'è stato un uso dei media “per far passare nell’opinione pubblica alcune bugie per verità”. 

“Stanno accusando Pedro Castillo. Ma Castillo sarebbe incapace di truccare, è onesto fino al midollo”, ha poi affermato Beatriz Mejia che inoltre ha smentito i presunti legami del maestro rurale con Sendero Luminoso. 

Anche l’avvocato segnala che il fujimorismo “"cerca di annullare il voto nelle zone rurali del Perù, ma non hanno prove".

“Ho visto la conferenza stampa di Miguel Torres con Keiko Fujimori, sono colpiti dal fatto che nelle comunità in diversi seggi Keiko Fujimori non abbia ottenuto alcun voto. Questo mi ha fatto ridere, perché non conoscono la realtà del Perù”.

Aggiornamento: con il 100% dei voti scrutinati Pedro Castillo risulta vincitore con circa lo 0,3% di vantaggio su Keiko Fujimori. Adesso si attende solo la proclamazione ufficiale della storica vittoria del maestro rurale.

 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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