Quando i diktat della NATO arrivano prima della fiducia del Parlamento sovrano

Quando i diktat della NATO arrivano prima della fiducia del Parlamento sovrano

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

di Danilo Della Valle


È bastato un accenno a Dostoevskij e Pushkin, o forse quel breve accenno alla Russia ed alla fine delle sanzioni che pesano in maniera non indifferente sull'economia italiana e minano i rapporti tra il popolo italiano e quello russo; fatto sta che dopo il discorso di Conte, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg si è sentito in dovere di intervenire per “ricordare” al governo “gialloverde” di non spingersi troppo in là nelle dichiarazioni e, soprattutto, negli intenti. Il rappresentante della Nato ha subito fatto sapere: “l'Italia ospita numerose strutture della Alleanza, accolgo con favore l'apertura del dialogo dell'Italia con la Russia, ma sulle sanzioni Mosca deve cambiare atteggiamento”.


Insomma, un vero e proprio avvertimento per il nuovo governo, come a dire, “parlate pure ma non vi permettete di prendere strane iniziative sulle sanzioni”. Si è scritto tanto sulla Nato, sulle sue basi in Italia che hanno più effetti negativi che positivi sia sulla economia che sulla salute dei cittadini italiani, si è scritto tanto anche sulle sanzioni e controsanzioni che pesano solo sull'economia europea ed in particolare di alcuni Paesi, tra cui l'Italia che da sempre ha ottime relazioni commerciali con Mosca. (https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-Governo_Russo__sanzioni_Violano_I_Principi_Del_Wto_/82_20849/)


Dopo ieri, con il discorso di Conte sembra si sia aperta una piccola crepa che vedremo se verrà riassorbita con una tirata d'orecchi da parte dei “capi sovranazionali”. Dai programmi elettorali delle due forze al governo del Paese e da quello scritto sul “contratto” tra Lega e M5s, le sanzioni alla Russia dovrebbero essere abolite e si dovrebbe intavolare un discorso di cooperazione che sicuramente porterebbe vantaggi all'economia italiana. È forse ora di far uscire le contraddizioni e le incongruenze di chi, dietro le parole democrazia e difesa, vuole imporre una politica estera ed economica aggressiva ai vari Paesi in giro per il mondo? Ne sarà capace il governo “populista e gialloverde”, come accusano i media, di riuscire nella titanica impresa di essere antisistema, ossia di, parafrasando il Premier Conte, “virare ed introdurre un nuovo sistema che rimuova vecchi sistemi ed incrostazioni di potere”? 

Potrebbe anche interessarti

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

La colpa della sinistra liberista di Michele Blanco La colpa della sinistra liberista

La colpa della sinistra liberista

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti