UE e Covid. Sulle ultime surreali dichiarazioni di Speranza
"E' innegabile che ci siano stati ritardi e alcuni errori nelle negoziazioni, e l'Ue ha scontato la propria debolezza nella produzione autonoma di vaccini, a cui si sta provando a porre rimedio. Ma una competizione a tutto campo, una guerra di tutti contro tutti avrebbe prodotto uno scenario disastroso. Fare meglio per me non significa fare da soli. E' una pericolosa illusione immaginare che l'Italia da sola senza l'Europa sarebbe stata più forte e avrebbe avuto una quantità maggiore di vaccini. E' vero esattamente il contrario”, così il ministro della Salute Roberto Speranza durante l’informativa sul piano vaccinale alla Camera.
Certo che ci vuole un bel coraggio a lanciarsi in simili dichiarazioni stante il palese fallimento italiano ed europeo nella gestione della pandemia.
Parole che oltretutto giungono il giorno successivo alla completa implosione del piano vaccinale europeo. Proprio ieri infatti il blocco europeo ha reso noto di voler puntare solo sui vaccini a mRNA prodotti da Pfizer e Moderna non rinnovando i contratti con aziende come AstraZeneca e Johnson&Johnson per i sieri contro la Covid-19.
Tornando al ministro Speranza, della cui azione non riusciamo a ricordare altro che non fosse la proposta di sempre maggiori restrizioni e confinamenti dal sapore medievale, vorremmo chiedergli: ma dove sono questi benefici nell’aderire acriticamente alla strategia vaccinale europea?
“E' una pericolosa illusione immaginare che l'Italia da sola senza l'Europa sarebbe stata più forte e avrebbe avuto una quantità maggiore di vaccini”, afferma il ministro mentendo sapendo di mentire.
Basta volgere lo sguardo verso paesi non troppo lontani come il Regno Unito e la Serbia. Senza l’Unione Europea avremmo potuto ottenere più vaccini? La risposta è sì, anche se Speranza si sforza di affermare il contrario. AIFA avrebbe potuto approvare lo Sputnik V sulla scia di quanto già fatto da oltre 85 paesi nel mondo. Avremmo potuto ottenere i vaccini di produzione cinese, cubana o indiana.
Quindi quella di Speranza è solo bassa propaganda europeista. Evidentemente il pensiero del ministro della Salute coincide con quanto scriveva qualche anno fa l’attuale segretario dem Enrico Letta: “Morire per Maastricht”.
Torniamo a ripetere quanto da un anno andiamo dicendo sino allo sfinimento: nella gestione di questa pandemia c’è molta politica e geopolitica, pochissima sanità.